PRATICHE DI GENERE

Pratica Best

N°126

Servizio per la realizzazione di azioni di supporto al consolidamento di un network di imprese finalizzato alla realizzazione di una 'Community per la valorizzazione delle donne e del lavoro'


Soggetto attuatore
IRS – Istituto per la Ricerca Sociale

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo
Pari Opportunità e inclusione sociale
Empowerment in azienda (carriera, leadership al femminile)

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni di supporto ai sistemi della formazione/istruzione/lavoro
Azioni rivolte al sistema di governo
Azioni rivolte al sistema dei servizi
Azione alle persone
Informazione/comunicazione e sensibilizzazione
Altre eventuali tipologie di azione: reti di aziende per la valorizzazione delle donne e del lavoro

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e di lungo periodo
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership
La Provincia di Bologna è l’ente promotore e finanziatore del progetto

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
88000
Fondi Strutturali: FSE Ob. 2, 2007/2013, Asse Adattabilità

Data inizio
Dicembre/2012

Data fine
Giugno/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Daniela
Cognome: Oliva
E-mail: doliva@irsonline.it
Telefono: 051238555

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il progetto nasce come proseguimento e sviluppo di precedenti esperienze realizzate da IRS negli anni passati e sostenute dall'Amministrazione provinciale, che hanno coinvolto numerose aziende del territorio in azioni di sensibilizzazione e azioni positive per lo sviluppo della risorsa femminile nei contesti produttivi. In particolare, l’organizzazione di alcune iniziative e la promozione di eventi seminariali sul tema della valorizzazione della risorsa femminile nei diversi contesti produttivi, realizzati nel territorio della provincia di Bologna nel periodo 2007/2010, hanno rivelato l’esistenza di un tessuto produttivo aperto al confronto e ad un coinvolgimento attivo sulle tematiche di genere. A partire dalle esperienze di “rete informale” realizzate negli anni passati, il progetto intende formalizzare la costituzione di una Community di Genere che consenta alle aziende di condividere pratiche ed esperienze con realtà simili alla propria.

Obiettivi
L'obiettivo generale del progetto è quello facilitare e incoraggiare l'ingresso e il mantenimento della presenza delle donne nei luoghi attraverso la crezione di una Community per la valorizzazione delle donne e del lavoro che possa raccogliere in un unico contenitore tutte quelle aziende virtuose che hanno investito negli anni in maniera concreta sul potenziale femminile fungendo da stimolo e da volano per altre realtà che si dichiarino interessate al tema. Nello specifico gli obiettivi della Gender Community sono: • presidiare l’attenzione sulle problematiche di genere e far diventare tale aspetto componente essenziale della missione stessa delle aziende; • favorire un apprendimento continuo e un miglioramento collettivo nelle aziende rispetto alle tematiche di genere con dispendio minimo di risorse (umane e finanziarie); • favorire il networking, incentivare il confronto tra le aziende del territorio provinciale, ma anche nazionale ed internazionale e creare sinergie con le stesse grazie alla condivisione di valori e all’adozione di buone pratiche; • sviluppare l’immagine di azienda “sensibile” alla esigenze delle donne (anche attraverso un logo riconoscibile) incrementandone la visibilità sul territorio in termini di Responsabilità Sociale in una logica di progressivo coinvolgimento, anche delle piccole e medie imprese.

Attività
Il progetto si è articolato nelle seguenti attività: • Costituzione di un “Laboratorio” di idee e azioni, fisico (incontri) e virtuale (attraverso la piattaforma web) con le imprese che hanno aderito alle precedenti iniziative, con quelle che hanno dato un’adesione formale di partecipazione attiva al progetto (Alfa Wasserman, Carpigiani, Emilbanca, Gruppo Hera, Intesa Sanpaolo, Manutencoop, Schiavina Srl, Gruppo Unipol) e con altre realtà aziendali coinvolte durante le attività del progetto; • incontri annuali per l’approfondimento di temi specifici (workshop tematici); • Realizzazione di una piattaforma web “Gender community” che consente di condividere esperienze e strumenti di accompagnamento alla realizzazione di azioni positive per le donne; • Formalizzazione della nascita della “Community” attraverso la sottoscrizione da parte delle aziende della “Carta della Community” e identificazione della rete, anche attraverso un logo, per consentire una più facile comunicazione e sensibilizzazione nei confronti delle imprese sulle tematiche delle pari opportunità di genere.

Risultati raggiunti
Diretti: Attivazione del servizio Care Desk, (già sperimentato presso Intesa Sanpaolo) per altre 5 aziende della Community, modello innovativo di welfare aziendale condiviso tra pubblico e privato volto a favorire l’incrocio domanda e offerta di lavoro nel settore della cura domiciliare, a sostegno in particolare delle lavoratrici su cui maggiormente ricadono i compiti di cura degli anziani.
Indiretti: Il processo di costituzione della Community è iniziato con un primo incontro realizzato presso la sede della Provincia di Bologna a cui sono seguiti numerosi altri incontri collettivi e individuali con aziende del territorio. E’ stato realizzato un logo della Gender Community ed il sito web (www.gendercommunity.it), strutturato in una sezione pubblica ed in una sezione ad accesso riservato (per le aziende della Community) in cui sono stati inseriti diversi contenuti tra cui: normativa, opportunità di finanziamento, comunità di pratiche, organi e strumenti, approfondimenti: ricerche, articoli, glossario). Carta della Community e formalizzazione della Gender Community con adesione online sottoscritta dai referenti di 23 aziende aderenti e inserimento sul sito dei loghi aziendali. Sono stati organizzati 4 seminari/workshop tematici: • 21 feb. 2013, presso la Provincia di Bologna “Nuovi strumenti e nuove opportunità di finanziamento per realizzare iniziative di welfare aziendale” volto a condividere con le aziende del territorio provinciale le opportunità di finanziamento previste dalla L.53/00 • 23 gen. 2014 “E adesso come faccio? Quando l’azienda viene in aiuto di mamma e papà” è stato realizzato in data presso la sede di UniCredit. Il tema della cura dei minori è stato approfondito a partire dalla presentazione/condivisione di esperienze di welfare aziendale realizzate sia da imprese e istituzioni di altre realtà territoriali, sia da aziende della Community • 3 apr. 2014 presso CUBO-Centro Unipol Bologna “Aziende e Istituzioni. La Rete Gender Community per un modello condiviso di welfare aziendale” finalizzato ad approfondire il tema del rapporto tra Aziende e Istituzioni, a condividere un primo quadro per il consolidamento e l'attività futura della Rete e a porre le basi per presentare nell'evento di fine progetto, sia l'impegno per un modello condiviso di welfare aziendale tra la Rete Gender Community e le Istituzioni, sia il consolidamento e le attività future della Rete. • 18 giu 2014 “Dal lavoro delle donne al welfare per le famiglie. Aziende e Istituzioni per un modello di welfare condiviso” Convegno finale ospitato dal Gruppo Unipol è stato un’occasione per presentare ad un pubblico più ampio il lavoro che le aziende stanno compiendo in questi anni all’interno della rete, un lavoro fatto di riflessioni, condivisioni di esperienze e buone pratiche, introduzione di cambiamenti organizzativi, attivazione di servizi orientati a valorizzare il lavoro delle donne, a migliorare culture aziendali in un’ottica gender oriented, a sviluppare interventi di conciliazione lavoro e famiglia.

Elementi di successo
Il principale elemento che rende la Gender Community una esperienza di successo è il forte coinvolgimento delle aziende nel processo di costituzione della rete, testimoniata dall’importante partecipazione alle iniziative (incontri, seminari e workshop), dal significativo numero di incontri individuali realizzati con i referenti aziendali e dalle numerose relazioni attivate tra le aziende della Community, con la mediazione della consulenza, per lo scambio di informazioni e pratiche e modalità di attuazione di interventi. Altri elementi di successo: • l’adesione di 4 nuove aziende non precedentemente presenti nella rete (di cui 2 importanti aziende nazionali quali Telecom Italia e Poste Italiane e altre 2 aziende presenti sul territorio regionale quali Serigrafia76 e Ancora Servizi). • Firma di 5 nuovi accordi, che seguono alla sperimentazione già realizzata e tutt’ora attiva di Carisbo-Intesa Sanpaolo, tra alcune delle aziende della Community (ASPPI, CRIF, HERA, UNICREDIT e UNIPOL) e la Provincia di Bologna per l’attivazione del servizio Care Desk. • coinvolgimento alle attività della Community di realtà istituzionali regionali e comunali, in particolare si evidenzia la forte partecipazione del Comune di Bologna, presente al workshop del 3 aprile e al convegno del 18 giugno, che in quest’ultima occasione si è impegnato, a raccogliere dalla Provincia di Bologna, a seguito delle modifiche legislative intercorse nel corso di questi mesi (abolizione delle province e istituzione della Città metropolitana) l’eredità della Gender Community e a preservare e sostenere l’importante patrimonio di relazioni e collaborazioni già in essere tra le aziende e tra le aziende e le istituzioni.

Elementi di criticità
Non sono stati evidenziate particolari criticità nella fase di realizzazione delle attività progettuali.




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