PRATICHE DI GENERE

N°136

ANITA


Soggetto attuatore
Piam Onlus

Ambito
Diritti umani, prevenzione e contrasto alla violenza di genere
Pari Opportunità e inclusione sociale
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo

Destinatari
Solo donne
Categorie Svantaggiate: donne vittime di tratta e grave sfruttamento

Partnership
Enaip Piemonte – CSF Asti

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
35.380,00
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Febbraio/2012

Data fine
Gennaio/2013

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Marina
Cognome: Gai
E-mail: piamonlus@yahoo.com
Telefono: 0141 355689

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Aumentare le possibilità di integrazione sociale e inserimento lavorativo per donne vittime di sfruttamento sessuale. Da molti anni l'associazione PIAM all'interno del progetto “Piemonte in rete contro la tratta” attiva dei percorsi di protezione sociale e accompagnamento all'autonomia rivolto a donne che vogliono sganciarsi dalla condizione di sfruttamento sessuale e tratta in cui sono.

Obiettivi
Il progetto si è posto l'obiettivo di promuovere la partecipazione delle donne vittime della tratta al mercato del lavoro con il conseguente reinserimento nel tessuto sociale attraverso dei percorsi personalizzati di sviluppo delle competenze professionali e relazionali.

Attività
In seguito ad un primo periodo dedicato alla fase selezione delle destinatarie, l'associazione PIAM onlus e l'ente di formazione EN.A.I.P hanno erogato delle attività di orientamento e accompagnamento rivolte alle destinatarie del progetto. In particolare l'associazione PIAM onlus ha erogato alle destinatarie attività, quali: accompagnamento allo sviluppo di capacità lavorative; orientamento ed accompagnamento; counselling orientativo; tutoraggio del tirocinio. L'attività di rinforzo delle competenze è stata erogata dall'ente di formazione EN.A.I.P Piemonte. Obiettivo principale di tale attività riguardava l'acquisizione di competenze basilari nell'ambito della cura e dell'assistenza alla persona.

Risultati raggiunti
Diretti: Le attività del progetto hanno consentito alle partecipanti di migliorare la padronanza della lingua italiana. Nessun percorso individuale interrotto. Un tirocinio è stato prorogato per altri 9 mesi con indennizzo alla destinataria a carico dell'azienda.
Indiretti: Il progetto ha realizzato i seguenti principali risultati:  Nuovi contatti di aziende disponibili ad attivare tirocini.  Rafforzamento della rete sul territorio Provinciale e non solo che opera tutti i giorni per aiutare tali donne ad essere più autonome.  Confronto con la docente del corso sul materiale/ dispense utilizzato e possibili idee di rendere il materiale ancora più facile da comprendere.

Elementi di successo
Il progetto si inserisce in parallelo al progetto a regia regionale “Piemonte in Rete contro La Tratta” che da anni ormai si occupa di gestire percorsi di realizzazione dei programmi di assistenza e protezione sociale degli stranieri di cui all'Art. 18 del Dlgs 25.7.1998 n. 286 sul territorio Piemontese. Le attività del presente progetto sono state complementari a quelle del progetto sopra citato, in quanto hanno previsto dei percorsi approfonditi e personalizzati per alcune delle destinatarie dei percorsi “Art. 18”. Riguardo alla metodologia, alla luce delle esperienze precedenti, si sono ideati percorsi, sì personalizzati, ma gestiti in gruppo, in quanto tale modalità di lavoro è risultata maggiormente efficace sia a livello quantitativo in percentuale di partecipazione alle attività, sia a livello qualitativo per lo scambio di esperienze e di aiuto reciproco favorito dall'attività in comune.

Elementi di criticità
Nessun inserimento lavorativo attraverso l'attivazione di tirocini formativi ha portato ad un'assunzione. Tale risultato è dovuto da un insieme di fattori, quali: - bassa scolarizzazione, ( molti casi di analfabetismo) nel paese di origine; -difficoltà delle donne ad imparare la lingua italiana e ad acquisire l'attestato di terza media propedeutico ad intraprendere qualsiasi corso di studi professionale presso agenzie professionali; - scarsa propensione a provare ad instaurare dei rapporti di fiducia con le persone ( conseguenza delle condizioni di vita e delle relazioni che hanno avuto/ vissuto quando erano sfruttate).




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