PRATICHE DI GENERE

Associazione Trama Di Terre - Onlus

Pari Opportunità e inclusione sociale

Azione di sistema
Azioni rivolte al sistema di governo

Sia uomini che donne oppure non specificato
Immigrati/e
Altro: operatrici e operatori dei servizi sociosanitari, di sportelli per migranti e di strutture di accoglienza, insegnanti, assistenti sociali, forze dell'ordine.

Associazione Donne Nissa’, Bolzano

105.552
Fondi Strutturali: FSE

Giugno/2009

Settembre/2009

Nome: Patrizia
Cognome: Randini
E-mail: patriziarandini@yahoo.com
Telefono: 3334563698

L’idea progettuale nasce da una precedente collaborazione tra l’Associazione Trama di Terre, l’Associazione Donne Nissà e la Rete Donne Lavoro di Bolzano che nel periodo ottobre 2007-marzo 2008 hanno realizzato una ricerca finanziata dall’Osservatorio sulle Immigrazioni della Provincia di Bolzano dal titolo ‘La dimensione di genere nelle migrazioni’. Dal Rapporto di Ricerca, concluso nel marzo 2008, è emersa la necessità di approfondire alcuni ambiti di indagine, tra i quali quello delle discriminazioni multiple legate al genere e all’etnia (con le implicazioni anche sulla nazionalità e sull’appartenenza religiosa), per comprenderne meglio cause e conseguenze delle discriminazioni sulla vita delle donne immigrate.

Il progetto si propone di approfondire il tema delle discriminazioni multiple legate al genere/etnia ed età, con attenzione particolare alle conseguenze che queste hanno sulla vita delle donne immigrate. Il progetto si propone in particolare di: - ricostruire il quadro teorico di riferimento delle discriminazioni multiple a livello europeo, nazionale e locale; - indagare in modo più approfondito le cause e i meccanismi discriminatori che determinano situazioni di segregazione e di marginalità socio-economica di famiglie e donne immigrate presenti nella Provincia di Bolzano in diversi ambiti; - formulare proposte e strumenti per contrastare la discriminazione multipla nell’ottica del gender mainstreaming.

Le attività previste sono: attività di ricerca, formulazione di raccomandazioni e indicatori, stesura di un rapporto e realizzazione di un seminario pubblico di presentazione dei risultati. Fase 1: Preparazione. Creazione del Gruppo di Ricerca: definizione precisa dei ruoli e compiti attribuiti alle persone coinvolte nel progetto.Attività di preparazione: - definizione di un programma dettagliato delle attività per l’intera durata del progetto, con scansione temporale e timing. - Preparazione di un piano di monitoraggio e valutazione condiviso dal Gruppo di Ricerca. Fase 2- Ricerca (documentale e sul campo). Raccolta di dati significativi sul tema della ricerca. Ricerca documentale: selezione delle fonti, raccolta lettura e selezione dei testi, preparazione di bibliografia e/o sitografia, eventuali abstract. Ricerca sul campo: - raccolta dati quantitativi: selezione del campione coinvolto nelle attività di ricerca, preparazione di un questionario e somministrazione; - raccolta di dati qualitativi: selezione del campione, preparazione di una check-list per i colloqui interviste e le narrazioni etnografiche, realizzazione delle interviste. Prima elaborazione dei risultati. Elaborazione automatica dei dati quantitativi attraverso imputazione dei dati e definizione di variabili. Sbobinatura e trascrizione delle interviste realizzate. Fase 3 – Elaborazione dati, stesura rapporto e formulazione raccomandazioni/indicatori. Elaborare il rapporto di ricerca nella sua versione definitiva (strutturazione del testo: indice, dati raccolti, commenti e osservazioni, approfondimenti, bibliografia e sitografia). Elaborazione delle raccomandazioni. Fase 4 – Disseminazione dei risultati in convegno pubblico conclusivo.

Indiretti: Il progetto ha realizzato tutte le attività previste in fase progettuale: - attività di ricerca - formulazione di raccomandazioni e indicatori, - stesura di un rapporto - realizzazione di un seminario pubblico di presentazione dei risultati. La ricerca documentale e sul campo che ha coinvolto 30 donne intervistate in profondità, 15 testimoni privilegiati e 4 donne immigrate intervistate con la tecnica dei racconti di vita, evidenziando le cause e i meccanismi discriminatori che determinano situazioni di segregazione e marginalità socio-economica di famiglie e donne immigrate presenti sul territorio locale. L’analisi è stata rivolta sia all’individuazione delle discriminazioni subite dalle donne migranti nelle diverse sfere della vita sociale contemplate dalla normativa anti-discriminatoria, sia delle discriminazioni che le donne migranti subiscono nell’ambito familiare e della comunità (ambiti non contemplati dalla normativa). Dai risultati della ricerca svolta è possibile desumere una serie di raccomandazioni che riguardano: a) la tutela giuridica contro le discriminazioni; b) la raccolta dei dati e le indagini conoscitive sul fenomeno discriminatorio con particolare riferimento alle donne immigrate; c) le misure positive volte a garantire le pari opportunità nei diversi ambiti della vita personale e sociale; d) la negoziazione e la definizione delle politiche. E’ stato realizzato il Rapporto di ricerca che è stato presentato nell’ambito del Convegno conclusivo che si è tenuto a Bolzano, nella Sala di Rappresentanza del Comune il 20 settembre 2010.

Tra gli aspetti di successo del progetto è possibile evidenziare l’oggetto stesso di ricerca, cioè l’impatto delle discriminazioni multiple sulla vita delle donne e delle famiglie, elemento innovativo che il progetto si è proposto di incorporare nei processi e nelle politiche di governance locale. Il progetto si è soffermato su un target che appare sempre più rilevante alla luce del flusso migratorio sempre crescente e al numero sempre più ampio di ricongiungimenti familiari che vede un forte aumento della popolazione femminile immigrata. Indagare le discriminazioni multiple che una donna immigrata subisce e porre raccomandazioni per il loro superamento appare fondamentale per la piena inclusione, lavorativa e sociale del target in oggetto.

Non sono emerse particolari difficoltà durante la realizzazione del progetto, anche per le pregresse collaborazioni tra gli enti partner che hanno garantito la buona riuscita del progetto.