PRATICHE DI GENERE

N°143

Tecniche di progettazione e ricerca di genere e interculturale centrate sulle identità soggettive


Soggetto attuatore
Associazione “Kaleidoskopio - Valorizzare le differenze - Vielfalt leben

Ambito
Pari Opportunità e inclusione sociale

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni rivolte al sistema di governo

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Altro: enti locali e associazioni

Partnership
• Università di Trento – Facoltà di Sociologia, Trento • Università Cà Foscari, Venezia • Associazione Trama di Terre, Imola • Scienter, Bologna • Cooperativa CRINALI, Milano • Istituto Pedagogico in Lingua Italiana, Bolzano • Associazione Porte Aperte, P. Bolzano • Associazione Rete Donna-Lavoro, Bolzano • Shinui - Centro di Consulenza sulla Relazione, Bergamo • Ufficio Educazione Permanente in Lingua Tedesca, Bolzano

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo

Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Marzo/2010

Data fine
Novembre/2011

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Ana
Cognome: Agolli
E-mail: ana.cela@libero.it

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Anche se sono state introdotte politiche di conciliazione e la normativa (legge 53 del 2000) ha portato a miglioramenti, la situazione delle donne italiane è caratterizzata da forti contraddizioni. Da un lato, si assiste allo sviluppo della scolarità e delle competenze femminili, alla migliore riuscita femminile nei percorsi formativi, alla necessità espressa dal mercato di manodopera femminile, allo sviluppo nella società di modelli organizzativi aziendali flessibili, alla necessità di sostenere politiche di natalità e di sostegno alla famiglia. Dall’altro, permangono situazioni di discriminazione e difficile valorizzazione della risorsa femminile, registrabile in maggiori difficoltà d’ingresso nel mercato del lavoro, difficoltà nei percorsi di carriera, differenze salariali, persistenza di stereotipi nei ruoli maschili e femminili, carenza nell’assunzione, da parte delle aziende di responsabilità nei confronti della gestione della maternità, considerata sostanzialmente responsabilità individuale, carenza di attenzione sociale alle problematiche della natalità e dell’invecchiamento. La disuguaglianza tra uomini e donne nella distribuzione del tempo e del denaro è molto più accentuata fra le donne immigrate, dove all’essere “donna” si aggiungono aspetti legati alla religione, al ceto sociale, alla provenienza, appartenenza linguistica, (diritti di) cittadinanza ecc.

Obiettivi
L’obiettivo del progetto è creare metodologie e nuovi approcci da proporre alle associazioni e alle amministrazioni pubbliche per innovare le tecniche di progettazione e ricerca di genere e interculturale. Obiettivo del progetto è anche il rafforzamento dal punto di vista organizzativo dell’associazione Kaleidoscopio che ne è l’attuatore in termini di miglioramento delle competenze dello staff e di dotazione di nuove metodologie ed approcci di ricerca per poter affrontare il tema delle identità soggettive. Gli obiettivi del progetto possono ulteriormente dettagliarsi nei seguenti: 1. la valorizzazione delle differenze per potenziare le pari opportunità. Il progetto promuove un’integrazione tra l’approccio di genere e quello interculturale, considerando le persone come un insieme di identità chiamate identità multiple (filo logico che ha caratterizzato tutte le attività). 2. Attuare il Mainstreaming di genere. Il progetto mira a rafforzare, attuare e a migliorare, tramite una attivo coinvolgimento di altri enti e associazioni eccellenti nel settore di promozione delle PO e dell’immigrazione, il mainstreaming di genere. Il progetto promuove la collaborazione e l’azione mirata per attivare risorse umane, enti e istituzioni, organizzando tavoli di coordinamento e azioni di sensibilizzazione e di educazione alla promozione delle PO. 3. Educazione alla cittadinanza attiva e rafforzamento dei diritti delle/dei cittadine/i immigrate/i. Il progetto sostiene, tramite il potenziamento delle attività dell’associazione, la creazione di strumenti di progettazione di azioni nell’ambito della formazione e dell’orientamento su diritti e doveri dei cittadini e le differenze tra cittadini autoctoni e straneri in materia di diritto, con particolare attenzione all’accesso ai servizi per i non autoctoni. 4. Promozione di progetti di integrazione sociale, culturale e lavorativa con particolare attenzione alla provenienza. Il progetto mira a promuovere un’azione di Policy Assessment per definire i partners fondamentali enti sostenitori ma anche promotori e formatori per le operatrici dell’associazione stessa. 5. Pedagogia interculturale e convivenza. Il progetto intende porre attenzione alla definizione di un approccio pedagogico e all’elaborazione di strumenti educativi o formativi volti a migliorare la comprensione dell’altro e la convivenza tra le persone di diverse culture. 6. Interculturalità e identità itineranti. Il progetto intende porre attenzione nelle sue attività ai temi dell’interculturalità e delle identità itineranti. Lo sviluppo di una società deve tenere conto del ruolo dei valori sociali e dei costumi dominanti che influiscono sulle libertà degli esseri umani. Le persone sono fatte di tante identità intrecciate tra loro chiamate identità multiple.

Attività
Sono state realizzate le seguenti attività: Fase 1 – Rafforzamento dei servizi dell’associazione e definizione degli ambiti d’intervento. Il rafforzamento dell’associazione ha riguardato attività, servizi e organigramma. Sono stati meglio definiti i servizi mentre alcuni sono in fase di costruzione (servizio di progettazione e di formazione). La riorganizzazione è necessaria anche perché le socie provengono da diversi ambiti dell’interculturalità, per cui necessita un trasferimento di competenze e nuove tecniche di progettazione. La fase prevede la realizzazione dello studio sulla cittadinanza attiva suddiviso nei due ambiti della rete legale e sulle seconde generazioni, individuati ambiti di conoscenza prioritari per il rafforzamento dell’associazione. Fase 2 – Creazione di una rete di collaboratori. Realizzazione di tavoli di coordinamento. Fase 3 - Progettazione e implementazione di servizi innovativi. Fase 4 – Sperimentazione delle azioni di formazione, orientamento, progettazione e animazione sociale nelle scuole, enti pubblici e privati L’azione formativa è stata realizzata al di fuori del finanziamento del FSE. Fase 5 – Monitoraggio e valutazione del progetto.

Risultati raggiunti
Indiretti: Il progetto ha portato ad una riorganizzazione interna dell’associazione e al suo rafforzamento in termini di acquisizione di competenze degli operatori e dotazione di nuove metodologie di progettazione, ricerca e valutazione di progetti e politiche attente al genere e all’identità culturale. Le metodologie ideate, come da obiettivo iniziale, son state fruite anche da soggetti esterni, ad esempio, da un istituto scolastico di Bolzano per un progetto sulla genitorialità e formazione sulla cittadinanza attiva dei ragazzi della terza media e degli insegnanti. Moduli di progettazione interculturale sono stati offerti, ad esempio, alle socie delle associazione GEA. È stata effettuata una ricerca sul territorio per verificare come metter insieme i due aspetti metodologici: genere e intercultura. In particolare è stato realizzato uno studio sulla cittadinanza attiva suddiviso nei due ambiti di conoscenza: la rete legale e le seconde generazioni. I tavoli sono stati organizzati nel corso della fase 2 e sono stati necessari alla fase di pre-ricerca e raccolta dati e testimonianze per definire bene i temi dello studio sulla cittadinanza attiva. Sulle seconde generazioni sono stati organizzati 3 tavoli di coordinamento in cui sono stati analizzati i problemi di relazione ed integrazione anche legati all’utilizzo della lingua madre da parte dei bambini. Nelle prime classi della scuola elementare è stata condotta un’osservazione di una settimana, a cui hanno fatto seguito interviste con insegnanti e dirigenti scolastici per verificare la messa in pratica dell’interculturalità (scuola come laboratorio di interculturalità e linguistica). Sono stati organizzati 4 tavoli per analizzare la rete legale con i paesi terzi, le implicazioni dei differenti diritti di famiglia, l’entità del fenomeno sul territorio. I tavoli hanno avuto anche il compito di creare per il futuro reti permanenti tra gli attori (Istituzioni, scuole pubbliche e private, associazioni di immigrati, il Tribunale dei minori, mediatori culturali, associazioni di avvocati etc..). È stata realizzata la piattaforma moodle che consente un confronto (anche grazie all’ideazione di un forum) di materiali, normative e casi studio redatti da esperti di vari Paesi (Albania, area del Maghreb, Pakistan, area dei Balcani) di normative materiali casi studio. Prodotti, oltre alla ricerca sulla cittadinanza attiva, si segnalano inoltre: - un supporto tecnico e didattico di intervento sull’animazione interculturale e sull’educazione alla cittadinanza attiva da proporre alle scuole e sulla progettazione interculturale e di genere; - un piano di intervento formativo sulla mediazione a seguito della ricerca sulle seconde generazioni e di una riflessione interna all’associazione; - un workshop centrato sulle identità soggettive e sullo scambio di esperienze - un sito internet www.caleidoskkopio.eu - un manuale di buone pratiche sulla seconda generazione e sulla rete legale e brochure informativa.

Elementi di successo
Elemento di successo è la creazione di un centro di eccellenza sulla ricerca, lo studio, la progettazione e la sensibilizzazione con un approccio di genere e interculturale, volti a migliorare l’accoglienza, l’informazione e l’ orientamento delle persone in difficoltà di inserimento socio-lavorativo e formativo nel territorio altoatesino con particolare attenzione alle donne immigrate e le loro famiglie.

Elementi di criticità
Alcune difficoltà emerse sono state legate al fatto che il progetto è stato approvato con un finanziamento minore rispetto a quello richiesto, ma la sostenibilità finanziaria del progetto è stata comunque garantita dal grande lavoro volontarie delle socie.




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