PRATICHE DI GENERE

N°148

OSP – Occupazione e servizi alla persona


Soggetto attuatore
Veneto Lavoro

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Incontro domanda-offerta

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e
Immigrati/e
Altro: famiglie con anziani da assistere

Partnership
CARITAS

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
1.200.000 euro
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio

Data fine

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Veneto Lavoro
E-mail: mail.lavoro@venetolavoro.it
Telefono: 041 29 19 311

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il ricorso da parte degli anziani e delle loro famiglie ai servizi individuali resi a domicilio dagli assistenti familiari costituisce, da anni, un fenomeno di estrema rilevanza e rappresenta una delle modalità con cui concretamente si dispiega la risposta alla domanda di welfare da parte delle famiglie venete. Recenti analisi mettono in luce come la domanda di assistenza agli anziani sia solo in parte soddisfatta in via istituzionale; infatti, se si considera che in Veneto circa 100.000 persone anziane manifestano un bisogno di assistenza, a fronte di una disponibilità di 28.000 posti autorizzabili in strutture residenziali e centri diurni, si ha la chiara percezione della dimensione che il mercato privato dell’assistenza familiare assume. A seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Regione del Veneto, Italia Lavoro spa e l'Ente Diocesi Patriarcato di Venezia avvenuta il 7 giugno 2004, si è dato avvio alla sperimentazione in Veneto di un innovativo modello di welfare locale per la costituzione presso le sedi Caritas diocesane di sportelli destinati a operare nell'ambito dei servizi privati di cura e assistenza alla persona, in grado di offrire servizi alle famiglie e di agevolare l'incontro tra la domanda e offerta di lavoro. Tale sperimentazione, sostenuta con fondi ministeriali, si è conclusa il 30.06.2007. La Regione, ritenendo l'esperienza importante, è subentrata nell'iniziativa, ed ha affidato all'ente strumentale Veneto Lavoro l'incarico di attivare, presso i Centri per l'impiego delle Province, sportelli dedicati alla erogazione di servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel campo dell'assistenza familiare. Un bando di selezione previsto dalla DGR 2567/2009 ha destinato 250.000 euro a 7 progetti di qualificazione professionale degli aspiranti assistenti familiari, gestiti dagli enti titolari di sportelli, raggruppati in partenariati provinciali ed ha previsto un'azione di “Sperimentazione modello di servizi”, da attuare attraverso partenariati locali composti da enti che partecipano alla Rete e non, allo scopo di qualificare la rete e i suoi operatori, migliorare la conoscenza del servizio, coordinare la rete e promuoverla. La Regione si è posta il problema di gestire in modo trasparente questo mercato del lavoro ed ha promosso (si veda Delibera Regionale 3905/2009) attraverso il Registro pubblico regionale degli assistenti familiari e della Rete degli sportelli di assistenza familiare. La Regione del Veneto ha affidato a Veneto Lavoro, ente strumentale regolato dalla Legge regionale n. 3/2009, l'istituzione di due strumenti.

Obiettivi
Il ricorso da parte degli anziani e delle loro famiglie ai servizi individuali resi a domicilio dagli assistenti familiari costituisce, da anni, un fenomeno di estrema rilevanza e rappresenta una delle modalità con cui concretamente si dispiega la risposta alla domanda di welfare da parte delle famiglie venete. Recenti analisi mettono in luce come la domanda di assistenza agli anziani sia solo in parte soddisfatta in via istituzionale; infatti, se si considera che in Veneto circa 100.000 persone anziane manifestano un bisogno di assistenza, a fronte di una disponibilità di 28.000 posti autorizzabili in strutture residenziali e centri diurni, si ha la chiara percezione della dimensione che il mercato privato dell’assistenza familiare assume. A seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Regione del Veneto, Italia Lavoro spa e l'Ente Diocesi Patriarcato di Venezia avvenuta il 7 giugno 2004, si è dato avvio alla sperimentazione in Veneto di un innovativo modello di welfare locale per la costituzione presso le sedi Caritas diocesane di sportelli destinati a operare nell'ambito dei servizi privati di cura e assistenza alla persona, in grado di offrire servizi alle famiglie e di agevolare l'incontro tra la domanda e offerta di lavoro. Tale sperimentazione, sostenuta con fondi ministeriali, si è conclusa il 30.06.2007. La Regione, ritenendo l'esperienza importante, è subentrata nell'iniziativa, ed ha affidato all'ente strumentale Veneto Lavoro l'incarico di attivare, presso i Centri per l'impiego delle Province, sportelli dedicati alla erogazione di servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel campo dell'assistenza familiare. Un bando di selezione previsto dalla DGR 2567/2009 ha destinato 250.000 euro a 7 progetti di qualificazione professionale degli aspiranti assistenti familiari, gestiti dagli enti titolari di sportelli, raggruppati in partenariati provinciali ed ha previsto un'azione di “Sperimentazione modello di servizi”, da attuare attraverso partenariati locali composti da enti che partecipano alla Rete e non, allo scopo di qualificare la rete e i suoi operatori, migliorare la conoscenza del servizio, coordinare la rete e promuoverla. La Regione si è posta il problema di gestire in modo trasparente questo mercato del lavoro ed ha promosso (si veda Delibera Regionale 3905/2009) attraverso il Registro pubblico regionale degli assistenti familiari e della Rete degli sportelli di assistenza familiare. La Regione del Veneto ha affidato a Veneto Lavoro, ente strumentale regolato dalla Legge regionale n. 3/2009, l'istituzione di due strumenti.

Attività
Le attività sperimentali del progetto OSP hanno svolto attività di informazione ed incrocio domanda-offerta di lavoro nel campo dell’assistenza domiciliare privata. Il Registro pubblico regionale degli assistenti familiari raccoglie i nominativi dei lavoratori/trici, in possesso di:  Requisiti di base (maggiore età, assenza di condanne, documento di soggiorno per lavoro valido – se stranieri -, sana e robusta costituzione)  Attività formativa documentata nel campo dell'assistenza alla persona, oppure esperienza lavorativa documentabile di almeno 12 mesi nel settore.  La Rete degli sportelli di assistenza familiare accredita a erogare servizi di supporto al MdL dell'assistenza familiare soggetti pubblici e privati che svolgono attività a favore di chi necessita di servizi assistenziali e di persone disponibili a lavorare in questo settore. I servizi della Rete:  Informazione (opportunità formative, forme contrattuali, …)  Consulenza e supporto (definizione del profilo dell’assistente, aiuto nella ricerca di lavoro, gestione dei contratti, …)  Incontro tra domanda e offerta di lavoro (servizio fornito solo dai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro dalla Regione del Veneto) ASSFAM: E' il sistema informativo a disposizione della Rete per:  Gestione amministrativa anagrafiche degli enti in Rete  Inserimento e aggiornamento delle informazioni sui servizi e loro pubblicazione nel portale Euriclea  Inserimento e gestione dati e attività di informazione, orientamento e incontro domanda offerta erogati a favore di lavoratori e famiglie

Risultati raggiunti
Indiretti: Il progetto OSP, realizzato in collaborazione con CARITAS ha prodotto i seguenti risultati nelle attività realizzate tra il 2010 e il 2011:  10.894 colloqui lavoratori  3.737 contatti con famiglie  3.698 contatti con lavoratori  1.221 patti di servizio  2.332 contratti predisposti  7.493 preselezioni  9.032 pubblicazioni curricula  3.271 pubblicazioni richiesta personale Gli sportelli finanziati con il progetto hanno concluso la loro attività il 30/11/2011. Dopo un’attenta analisi e riflessione, anche tenuto conto della scarsità di risorse a disposizione, si è valutato di non rifinanziare l'iniziativa, in ragione del fatto che ormai il mercato del lavoro dei servizi alla persona si era nel frattempo sufficientemente sviluppato. Gli utenti possono continuare a disporre dei servizi dei CPI e della la Rete di sportelli Euriclea Da aprile 2010 a giugno 2012 hanno chiesto l'iscrizione al Registro 185 lavoratori/trici. L'intero processo, dalla domanda di iscrizione all' istruttoria, alla validazione dell’iscrizione è stato gestito dagli operatori degli Sportelli OSP presso i CPI e da Veneto Lavoro mediante un sistema informativo unitario. Da aprile 2010 a giugno 2012 hanno aderito alla Rete 311 sportelli appartenenti a 66 enti (agenzie per il lavoro, consulenti del lavoro, cooperative sociali, enti di formazione/orientamento, onlus e volontariato, associazioni datoriali e OO.SS., patronati e centri di assistenza fiscale). È stato realizzato Il portale veneto per l'assistenza familiare: www.euriclea.it, sito in cui vengono pubblicati tutti i servizi offerti dalla Rete degli sportelli, i nominativi dei lavoratori/trici iscritti al Registro e le domande e offerte di lavoro inserite dai CPI e dagli operatori della Rete.

Elementi di successo
Gli elementi di maggior successo dell’iniziativa risiedono nel forte impegno che la Regione Veneto ha posto nella qualificazione e regolazione di un mercato, come quello del lavoro di assistenza domiciliare privato, perlopiù irregolare e fortemente dequalificato. Le sperimentazioni che si sono susseguite negli anni hanno consentito l’istituzione del Registro pubblico regionale degli assistenti familiari e di una ampia Rete degli Sportelli di assistenza familiare distribuita su tutto il territorio regionale che consente all’amministrazione pubblica un più forte governo di un mercato complesso come quello dell’assistenza agli anziani che vede impiegate un numero molto ampio di persone immigrate, soprattutto donne. Per le lavoratrici il riconoscimento non solo di eventuali percorsi formativi, ma anche quello dell’esperienza acquisita nel settore consente di migliorare la propria occupabilità in un circuito di lavoro regolare, garantito dal pubblico.

Elementi di criticità
Non sono state riscontrate particolare criticità nella realizzazione del progetto e nella implementazione del sistema.




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