PRATICHE DI GENERE

N°149

Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante


Soggetto attuatore
18 Organismi accreditati per l’ambito della formazione continua e/o della formazione superiore - Regione Veneto

Ambito
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni di supporto ai sistemi della formazione/istruzione/lavoro
Azioni rivolte al sistema di governo
Azioni rivolte al sistema dei servizi
Azione alle persone
Formazione continua
Formazione permanente
Work experience (tirocini e altro)

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
1.500.000 euro
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Luglio/2013

Data fine
Giugno/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Ufficio programmazione e Valutazione FSE
Cognome: Sezione Lavoro
E-mail: infofse.lavoro@regione.veneto.it
Telefono: 0412795305-5807

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Per contrastare gli effetti della crisi economica e occupazionale di questi ultimi anni, soprattutto sul fronte delle politiche attive volte a rinforzare le competenze dei lavoratori, la Regione del Veneto ha deciso di stanziare 1.500.000 euro per l'arricchimento personale e professionale dei cittadini del Veneto, anche occupati, sostenendo percorsi di mobilità professionale da realizzare all'estero (area europea) o in altre regioni italiane. Particolare attenzione è stata posta ai giovani (18-35 anni), alle donne ed over 50.

Obiettivi
Obiettivo dell’iniziativa è quella di promuovere l’occupazione e le transizioni nel mercato del lavoro ed è tesa alla realizzazione dello spazio europeo della conoscenza e dell’apprendimento permanente e alla promozione di un’attiva cittadinanza europea. In particolare, l'iniziativa vuole offrire ai destinatari finali, attraverso la realizzazione di percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante, un arricchimento personale, sociale e culturale, un miglioramento delle competenze professionali e un aumento delle possibilità di accesso all’occupazione. Gli obiettivi specifici che si pone l’iniziativa, con riferimento ai destinatari finali, sono: - migliorare l’occupabilità; - acquisire e migliorare le competenze, professionali e sociali; - stimolare lo sviluppo di idee imprenditoriali.

Attività
I Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante prevedono la realizzazione di stage o visite di approfondimento e scambi all'estero o presso altre regioni italiane. I percorsi possono durare 1, 4, 12 o 24 settimane, a seconda della tipologia di destinatario (nel caso di destinatari disoccupati o inoccupati, i percorsi di mobilità potranno durare 12 o 24 settimane; nel caso di destinatari occupati, i percorsi di mobilità potranno durare 1 o 4 o 12 settimane). Lo stage, pensato per tutte le tipologie di destinatario, sia occupato che disoccupato o inoccupato, è finalizzato ad un apprendimento pratico individuale finalizzato ad all'apprendimento diretto di conoscenze, abilità e competenze, arricchito dal vantaggio derivante dal confronto con realtà produttive di altre regioni e paesi europei. Lo stage può essere svolto presso soggetti pubblici e privati. Le visite di approfondimento e scambio sono rivolte solo ai lavoratori occupati e sono mirate a rafforzare collaborazioni già esistenti, acquisire metodi e strumenti di lavoro specifici, a favorire lo scambio di informazioni e conoscenze. I percorsi possono riferirsi a tutti i settori e comparti economici, ma sono privilegiati i progetti che propongono attività in ambito TIC-Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione, Green Economy, energie rinnovabili e Industria culturale e creativa. Inoltre sono valorizzati i percorsi finalizzati alla creazione di idee imprenditoriali. Le persone possono realizzare esperienze conoscitive e di apprendimento presso organizzazioni presenti sul territorio italiano, al di fuori del Veneto, nei Paesi dell'Unione europea, oltre che Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e nei paesi candidati all'adesione, Croazia e Turchia. Per ogni destinatario, qualora ammesso al finanziamento, è prevista una Borsa di mobilità che prevede la copertura dei costi (viaggio e sussistenza), azioni di supporto alla mobilità (informazione, assistenza, orientamento, formazione, tutorato e riconoscimento dei percorsi realizzati) e indennità di frequenza (solo per gli inoccupati e i disoccupati, se non percettori di misure di integrazione al reddito). Le persone interessate si rivolgono direttamente agli enti di formazione accreditati dalla Regione coinvolti nell'iniziativa che si occupano della preparazione della proposta progettuale in cui è esplicitata l’innovatività e il valore aggiunto transnazionale e/o interregionale dell’iniziativa, elementi prioritari in fase di valutazione delle candidature. Sono previste azioni di supporto da parte dell’ente che consistono nella preparazione: informazione, assistenza, formazione (individuale e/o di gruppo); accompagnamento: tutorato (individuale); riconoscimento: validazione delle competenze acquisite (individuale).

Risultati raggiunti
Indiretti: Nell’ambito dell’iniziativa regionale “Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante”, DGR n. 875 del 4/06/2013, sono stati approvati 25 progetti, presentati in 5 sportelli da luglio a dicembre 2013, a 18 Organismi accreditati per l’ambito della formazione continua e/o della formazione superiore. I destinatari finali delle attività sono 216. Molti progetti, inoltre, hanno previsto attività nell’ambito del turismo e dell’apprendimento di lingue straniere, della promozione e gestione di relazioni transnazionali e attività nell’ambito commerciale. I progetti afferiscono principalmente a tre settori, che sono Industria culturale e creativa (8 progetti, per un totale di 71 destinatari), Green Economy (4 progetti, per un totale di 31 destinatari) e ITC (3 progetti, per un totale di 13 destinatari). La Direttiva ha introdotto un sistema di premialità in fase di valutazione per i progetti che presentassero percorsi di mobilità a favore di destinatari giovani (18-35), donne e over 50. A tal proposito appare significativo che i destinatari si dividano in 147 femmine e 69 maschi e che 180 siano di età compresa tra i 18-35 anni. Dei 216 destinatari dei percorsi di mobilità, 120 sono disoccupati non percettori di indennità, mentre gli inoccupati e gli occupati sono rispettivamente 46 e 50. Ad usufruire dei percorsi di mobilità sono cittadini residenti in Veneto, così suddivisi: 24 in provincia di Belluno, 40 a Padova, 4 a Rovigo, 32 a Treviso, 30 a Venezia, 69 a Vicenza e 17 a Verona. I paesi di destinazione dei percorsi di mobilità sono stati principalmente Regno Unito (con il 24% di destinatari), Italia (15%) e Spagna (l’8%). Invece, Grecia, Romania, Slovacchia e Svezia hanno accolto soltanto un destinatario ciascuna. I percorsi di mobilità interregionale sono stati 32. Le regioni italiane coinvolte sono state principalmente Emilia Romagna e Lombardia. La maggior parte delle attività (ca. 57%) si è svolta in un periodo di 12 settimane, a seguire 24 settimane (ca. 26%).

Elementi di successo
L’attivazione di Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante risulta essere un’esperienza molto rilevante perché consente ai cittadini del Veneto e con forte attenzione ai giovani e donne, che come abbiamo visto dai risultati rappresentano il 68% dei partecipanti totali, di realizzare un’esperienza professionale, principalmente all’estero, ed in altre regioni italiane, che consente di acquisire competenze in una dimensione internazionale (o interregionale), confrontarsi con realtà lavorative e produttive differenti, apprendere o perfezionare le lingue straniere. Queste esperienze di formazione potranno essere molto rilevanti in termini di sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali e di rafforzamento delle competenze delle donne e giovani del territorio.

Elementi di criticità
Non sono state registrate difformità tra i risultati attesi e quelli raggiunti nella realizzazione dei percorsi.




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