PRATICHE DI GENERE

N°161

DO.VITA – donne vittime di violenza e tratta in un percorso di integrazione ed autonomia


Soggetto attuatore
EnAIP Piemonte

Ambito
Diritti umani, prevenzione e contrasto alla violenza di genere
Pari Opportunità e inclusione sociale

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo

Destinatari
Solo donne
Disoccupati/e
Immigrati/e
Categorie Svantaggiate: vittime di tratta

Partnership
Partner del progetto sono stati: Associazione Liberazione Speranza Onlus, Cooperativa La Bitta, Ciss Ossola, Ciss Cusio, CSV Verbania, Provincia del VCO, che hanno messo a disposizione del progetto un diversificato e significativo quadro di competenze professionali, connesse sia alla progettazione e gestione degli interventi, sia alle modalità di lavoro ispirato alle logiche di integrazione, complementarietà e lavoro di rete. Inoltre, una rete di sostegno, sancita da un protocollo di intesa, composta da aziende già disponibili fin da ora ad aderire allo stesso ed accogliere le donne coinvolte negli stage, un sostenuto numero di associazioni di categoria che offriranno un binocolo di osservazione e di selezione per ulteriori aziende coinvolgibili nel progetto e le parti sociali che garantiranno una preparazione delle donne beneficiarie finali del progetto

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
179.400 euro
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Febbraio/2012

Data fine
Gennaio/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Carmela
Cognome: Nicola
E-mail: carmela.nicola@enaip.piemonte.it
Telefono: 0112179888

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il progetto intendeva intervenire nel complesso fenomeno dell’esclusione sociale delle donne vittime della tratta e delle diverse forme di violenza, con particolare attenzione alle molteplici problematiche che riguardano questa fascia di donne e che ne connotano il fenomeno: le barriere sociali, umani e civili, la carenza di informazioni e formazione. Donne quindi costrette a subire forme di violenza morali, fisiche e psicologiche già conosciute dal territorio che hanno già effettuato un primo percorso di accompagnamento verso un nuovo inserimento socio economico culturale. Donne italiane e straniere, donne vittime di abusi e violenza che avevano già manifestato un forte interesse volto alla riconquista di una libertà personale e di una forma di vita degna di essere vissuta. L'intensa fase di programmazione aveva portato a riflettere sulla necessità di offrire un percorso concreto di integrazione sociale delle donne vittime di violenza. Perché un corretto inserimento nella comunità territoriale avvenga, è necessario tenere conto di diversi fattori. Non e’ sufficiente accogliere le donne, ascoltarle, accompagnarle lungo il faticoso percorso della denuncia, non è sufficiente contribuire ad una soluzione abitativa di breve media o lunga durata, non è sufficiente l’opera dell'associazionismo e della solidarietà della comunità- Le donne vittime di violenza necessitano anche di, seppur piccole, azioni concrete e sostanziali che portino con sè un valore economico e un valore di contenuto. In un tempo dove il mercato del lavoro è in crisi e i servizi di assistenza faticano appare quanto mai necessario realizzare progetti individuali concreti di “sgancio” dalle forme di assistenza. Gli strumenti dello Stato sociale, contributi, percorsi formativi gratuiti, sistemazioni abitative temporanee, servizi socio assistenziali devono necessariamente connettersi e sinergicamente collaborare.

Obiettivi
Intercettare i bisogni, le reali aspirazioni e potenzialità professionali delle donne della provincia del Verbano Cusio Ossola; promuovere il reinserimento socio-lavorativo delle donne e il riconoscimento dei diritti di cittadinanza.

Attività
Tale obiettivo è stato realizzato attraverso azioni specifiche: • orientamento individualizzato e di gruppo; • formazione pratica in impresa (attivazione di percorsi individualizzati di sei mesi, alla fine dei quali le giovani donne potrebbero venire inserite al lavoro nelle imprese stesse e in altre realtà produttive); • supporto all’inserimento diretto ed autonomo nel mondo del lavoro strutturando specifiche azioni di accompagnamento; • ricerca e attivazione delle opportunità di formazione e inserimento lavorativo coinvolgendo enti di formazione e imprese; • follow up dell’autonomia tramite azioni di sostegno e accompagnamento.

Risultati raggiunti
Diretti: Inserimenti lavorativi al termine dei periodi di tirocinio, sviluppo dell’autonomia, allontanamento dalla situazione di pericolo, recupero dell’autostima. Delle 20 partecipanti, al termine del percorso, nessuna delle donne si trova più in condizione di pericolo, e 10 di esse sono state avviate ad attività lavorative, con tipologie contrattuali differenti. Pubblicazione: “Cinzia”
Indiretti: Realizzazione di eventi di sensibilizzazione nella popolazione. Sono stati organizzati anche incontri di formazione nelle scuole del territorio, che hanno visto il coinvolgimento di oltre 500 adolescenti, per promuovere la conoscenza delle tematiche inerenti la violenza di genere e la tratta.

Elementi di successo
Il sistema che il progetto ha creato rappresenta un modello riproponibile per inserirsi nel territorio per orientare, accompagnare e formare le donne del target group, ma anche per agire sulla comunità locale, in particolar modo sul mondo produttivo, attraverso la mediazione dell’inserimento della donna in azienda, grazie al lavoro dei tutor (tecnico ed educativo) che seguono l’esperienza della stagista, che ha avuto come ricaduta finale anche la creazione di nuove competenze sia per gli operatori delle accoglienze che per i referenti del mondo produttivo. Gli incontri di formazione realizzati nelle scuole del territorio sono stati molto importanti per attivare una riflessione con i giovani del territorio sulle tematiche della violenza di genere e la tratta.

Elementi di criticità
• le fragilità implicite del target di riferimento • la localizzazione geografica diversa delle destinatarie • le problematiche di conciliazione delle donne • le difficoltà di espressione linguistica di alcune beneficiarie, con problemi nella comunicazione e relazione, interpretazione, codifica dei messaggi




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