N°167
NET.WORK – Migranti Cittadine e Lavoratrici
Soggetto attuatore
CESVIP
Ambito
Diritti umani, prevenzione e contrasto alla violenza di genere
Pari Opportunità e inclusione sociale
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro
Pari Opportunità e inclusione sociale
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro
Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo
Destinatari
Solo donne
Immigrati/e
Categorie Svantaggiate: donne vittime di tratta
Immigrati/e
Categorie Svantaggiate: donne vittime di tratta
Partnership
• Servizio Help
• Etnos
• Legacoop
• Associazione Rumori Sinistri
• La Camera del Lavoro-CGIL
Territorio
Fonte di finanziamento - Costo
33.700,80
Data inizio
Novembre/2008
Data fine
Luglio/2009
Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Fulvia
Cognome: Gemmani
E-mail: rimini@cesvip.emiliaromagna.it
Telefono: 0541- 57734
Cognome: Gemmani
E-mail: rimini@cesvip.emiliaromagna.it
Telefono: 0541- 57734
DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
Contesto e problema
Il progetto nasce da una precedente esperienza realizzata da CESVIP, progetto Patchwork (rif. PA 0108-2007/Rn – Asse III) e dalla collaborazione già esistente tra l’ente gestore e gli sportelli Help delle AUSSL di Rimini. La proposta progettuale, nello specifico, intende colmare sul territorio le carenze presenti nei programmi individuali di protezione e integrazione sociale degli utenti vittime della tratta, che aiutano le persone nel trovare una sistemazione che li allontani dalle organizzazioni criminose e dal pericolo di ricaduta e li aiutano nell’ottenimento dei permessi di soggiorno e nell’accesso ai servizi soprattutto di carattere medico, ma non prevedono percorsi di inserimento socio-lavorativo.
Obiettivi
Obiettivo del progetto è quello di attivare due azioni, una corsuale e l’altra di accompagnamento, con la finalità di dotare le donne di competenze minime per poter accedere a contesti lavorativi nei settori della ristorazione e del turismo. Si tratta cioè di un duplice intervento per aumentare le possibilità di integrazione socio-lavorativa per le donne immigrate.
Attività
Una prima attività di pubblicizzazione è stata propedeutica al percorso e si è concretizzata nell’invio ai Centri per l’Impiego del materiale informativo e promozionale per favorire una maggiore partecipazione delle donne. In questa fase si è anche proceduto alla selezione dell’utenza grazie all’operato dei servizi territoriali che avevano già in carico i soggetti.
L’attività formativa è stata strutturata in quattro moduli che complessivamente hanno impegnato 238 ore tra attività di aula ed esperienza in azienda tramite stage.
Il primo modulo “Laboratorio di teatro sociale e di creatività”, della durata di 16 ore, è costituito da attività non finalizzate alla rappresentazione scenica ma a creare il contesto adeguato per l’apprendimento e l’avvio di cambiamenti autentici delle partecipanti. Si è fatto ricorso a tecniche del teatro sociale (esercizi teatrali di improvvisazione, espressività corporea ecc..) per far acquisire alle partecipanti capacità comunicative.
Il secondo modulo “Miglioramento delle competenze sociali e di base” della durata di 38 ore, ha previsto attività di aula unita a esercitazioni, simulazioni e visite guidate.
Il terzo modulo “Miglioramento delle competenze professionali”, è finalizzato alla costruzione di competenze professionali spendibili nel Mercato del Lavoro locale, della durata complessiva di 184 ore di cui 52 ore complessive per la formazione d’aula (16 ore in codocenza) e 132 ore di stage.
La formazione ha riguardato tre figure professionali specifiche:
- Operatore della ristorazione
- Operatore di magazzino
- Addetta al governo degli alloggi
E’ stato previsto uno stage per ciascuna partecipante presso imprese specifiche a seconda del percorso professionale prescelto, per approfondire con metodologie pratiche quanto appreso in aula (formazione on the job). L’inserimento aziendale delle partecipanti è stato previsto con affiancamento di un tutor aziendale.
L’attività formativa si è accompagnata ad attività di accompagnamento alle partecipanti per fornire loro sostegno su problematiche e disagi specifici.
L’accompagnamento è un’azione centrale che ha coinvolto sia gli operatori del Servizio Help AUSL di Rimini (assistenti sociali) che i tutor forniti dal Cesvip.
Si è trattato di interventi personalizzati a seconda delle specifiche esigenze o problematiche avvertite dalle partecipanti che si sono svolti sia in concomitanza della fase d’aula, che in vista della preparazione allo stage, ovvero durante e al termine dello stesso.
Risultati raggiunti
Diretti: Il percorso si è rivolto a 12 donne migranti (su 18 richieste presentate) in situazioni di svantaggio, vittime della tratta, in situazioni di disagio psicosociale o appartenenti a fasce di popolazione in povertà. Il percorso formativo ha migliorato le capacità comunicative , consentendo di creare le relazioni di fiducia tra le partecipanti e gli operatori coinvolti nella realizzazione del progetto. Le tecniche del teatro hanno inoltre migliorato la capacità di lavoro in gruppo e di gestione dell’emotività. Le partecipanti hanno acquisito conoscenze relativamente alla normativa (L 626/94) in materia di sicurezza sul lavoro e diritti dei lavoratori e relativa all’utilizzo degli strumenti informatici, delle tecniche di ricerca attiva, alla comprensione dei processi organizzativi. Sono state acquisite competenze di base per lo svolgimento dei compiti elementari, ma fondamentali nell’attività pratica, specifici di tre figure professionali (operatore della ristorazione, operatore di magazzino, addetta al governo degli alloggi). Le partecipanti sono entrate cioè a far parte di un setting lavorativo reale sperimentandone i diversi aspetti tecnico-operativi. Ciò ha permesso di approfondire quanto appreso e ha favorito scelte professionali future più consapevoli.
A svolgere lo stage presso 9 aziende sono state 9 partecipanti su 12 che hanno partecipato alle attività formative.
Fra le aziende che le hanno accolte, si indicano l’Osteria delle Storie di Mare, l’Hotel Accademia, l’Hotel Luna di Riccione, la Trattoria del Pescatore, il Ristorante Il Mastin Vecchio. Le partecipanti hanno completato la loro formazione a contatto con personale qualificato e competente. Tre donne hanno ricevuto immediate offerte di lavoro, non solo stagionale. Altre quattro partecipanti hanno trovato un impiego in aziende diverse da quelle in cui hanno svolto lo stage grazie al sostegno dato loro per contattare e presentarsi ad altri potenziali datori di lavoro.
Con riferimento all’andamento degli stage sono stati realizzati dalle partecipanti “report quotidiani” e un “report finale” descrittivo dell'esperienza didattica, della sua efficacia e dei risultati ottenuti, insieme alle problematiche incontrate.
Elementi di successo
Il progetto ha consentito alle beneficiarie dell’intervento di migliorare la loro integrazione sociale ed economica. Alcune di loro hanno avviato importanti percorsi di indipendenza e affrancamento da gravi situazioni di svantaggio, nonché ottenuto a conclusione dello stage un posto di lavoro. È un percorso che ha ottenuto buoni risultati perché è frutto di un lavoro che l’ente gestore, insieme con le altre realtà del territori, stanno portando avanti da tempo ed è finalizzato a costruire una rete di operatori, servizi e strutture integrate che mettano in comune i rispettivi obiettivi di intervento nei confronti delle donne migranti. La rete coinvolge alcune realtà dell’associazionismo riminese (Associazione Etnos e Rumori Sinistri) e i servizi pubblici dell’Azienda USL dedicati a donne migranti.
Elementi di criticità
Alcune conflittualità durante la realizzazione del progetto si sono riscontrate
tra donne di diversa etnia e provenienti da situazioni di bisogno differenti (soprattutto donne dell’est e donne africane).
