PRATICHE DI GENERE

N°211

Progetto SAP – Servizi alla persona


Soggetto attuatore
Exfor

Ambito
Pari Opportunità e inclusione sociale
Empowerment in azienda (carriera, leadership al femminile)

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Formazione permanente
Incontro domanda-offerta
Altre eventuali tipologie di azione: certificazione competenze in ambito non formale

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Altro: persone che operano nel campo dell’assistenza degli anziani

Partnership
Partenariato costituito dalla Regione Sardegna, Assessorati al Lavoro e alla Sanità, dal Consorzio di cooperative “Anziani e non solo”, dall’Agenzia formativa “Exfor” (capofila) in collaborazione con 4 province sarde (Cagliari, Olbia Tempio, Nuoro, Medio Campidano), Confcooperative, LegaCoop , Associazioni varie e Agenzie formative regionali.

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
Euro 100.000 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Fondo per le politiche migratorie). Euro 50.000 Regione Autonoma della Sardegna
Fondi Nazionali: Fondo per le Politiche Migratorie – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Fondi Regionali:

Data inizio
Settembre/2012

Data fine
Febbraio/2013

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Giuseppe
Cognome: Simone
E-mail: gsimone@regione.sardegna.it
Telefono: 070/6065575

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il progetto SAP nasce dall’esperienza del Progetto Leonardo IQEA Evolution, a sua volta connesso all’impiego degli strumenti realizzati nell’ambito del progetto Leonardo TALENTI DI CURA. L’esigenza è quella di intervenire in un campo, quello dell’assistenza privata a domicilio, in cui operano prevalente donne straniere che non hanno una formazione specifica nel settore dell’assistenza, ma che in molti casi hanno maturato una forte esperienza acquisita direttamente sul lavoro.

Obiettivi
Obiettivo del progetto è quello di dotarsi di un sistema per la validazione delle competenze derivanti dall’esperienza per personale addetto all’attività di cura che consenta il miglioramento della qualità del lavoro di cura attraverso la valorizzazione delle caratteristiche professionali delle assistenti familiari, in coerenza a standard europei permettendo loro anche un possibile sviluppo professionale. Nello specifico il progetto intende diffondere e trasferire il modello di validazione delle competenze per assistenti familiari attraverso:  matching domanda offerta di lavoro  formazione degli addetti alle attività di cura e sostegno alla persona e alla famiglia. Il modello è quello definito nel progetto Talenti di cura integrato con il progetto IQEA, adattato ai contenuti specifici del profilo definito per l’assistente familiare dalla Regione Sardegna. Il progetto prevede di realizzare una sperimentazione nell’ambito di servizi per l’impiego (pubblici e privati) dei percorsi di riconoscimento delle competenze integrate a percorsi formativi, assicurando la formazione di operatori dei servizi per l’impiego all’impiego e valorizzazione del sistema.

Attività
Il progetto si articola il 4 principali fasi di attività:  La prima fase di accompagnamento consente di ricostruire il percorso delle esperienze di lavoro e la verifica dei requisiti per accertare le competenze possedute tramite test, esercizi, questionari a risposte multiple.  Segue la fase della formazione integrativa, immediatamente accessibile e supportata da strumenti multimediali (strumento formativo “ASPASIA”, corso per assistenti familiari, risultato di un omonimo progetto Equal).  La terza fase prevede, la visibilità e il riconoscimento di tutto il processo attraverso l’autenticazione delle competenze dimostrate. L’ultima fase prevede il rilascio di un attestato delle competenze accertate e possedute. Il riconoscimento delle competenze consente un percorso facilitato di accesso ai Registri distrettuali degli Assistenti Familiari.

Risultati raggiunti
Diretti: Il progetto ha intercettato per lo più donne (93%).
Indiretti: Le attività preparatorie hanno visto la realizzazione di:  5 Seminari di promozione territoriale  Stampa e distribuzione materiale promozionale  Individuazione di 12 sportelli di erogazione del servizio (CPI/Sp. immigrati /Coop)  Attività di formazione degli operatori (27 operatori formati con incontri in presenza , formazione a distanza e assistenza in remoto  Testing del servizio 25 casi  Individuazione e coinvolgimento utenza  Predisposizione del Monitoraggio Sono stati sottoscritti accordi istituzionali per l’impiego di risorse territoriali. Sono stati attivati 14 punti di rete in 4 Province. Gli utenti gestiti sono stati 205 (93% donne e 51% stranieri) così distribuiti:  88 Provincia di Cagliari  42 Provincia di Olbia Tempio  51Provincia di Nuoro  24 Medio Campidano. Una parte degli utenti (37) ha anche affrontato prove integrative per il riconoscimento ECVET degli standard europei del Progetto IQEA. La persone che hanno anche terminato il percorso formativo ASPASIA superando le prove delle unità didattiche formative sono 182 e sono distribuiti come segue:  Provincia di Cagliari 84  Provincia di Olbia Tempio 35  Provincia di Nuoro 40  Medio Campidano 23 Matching: 100 casi Competenze esperienziali non riconosciute:  65% Conoscenze sulla tematica della salute  56% Mantenere e sviluppare gli interessi dell’assistito  44% L’alimentazione  35% Rifare il letto occupato e Assistere nella vestizione e vestizione Riscontri qualitativi: Il sistema delle prove non discrimina l’accesso agli stranieri rispetto agli italiani: le risultanze medie delle prove non si differenziano in base alla provenienza.

Elementi di successo
Il progetto ha realizzato importanti risultati sia dal punto di vista del numero di utenti che hanno partecipato alle attività del progetto, sia in termini qualitativi. La validazione delle competenze ha consentito di evidenziare quali sono gli ambiti più problematici e di intervenire con un piano formativo che include, oltre alcune unità didattiche considerate obbligatorie (mobilizzazione, igiene personale, alimentazione e patologie dell’invecchiamento) le unità didattiche consigliate dal report sulla base degli errori commessi nelle prove di validazione. Un altro aspetto rilevante è il riconoscimento per i partecipanti di accesso ai registri distrettuali degli Assistenti familiari che consentono di trovare lavoro grazie al supporto delle amministrazioni pubbliche.

Elementi di criticità
Valutazione dell’utenza: Il sistema delle prove è considerato complesso da affrontare da parte degli utenti ma è stato accolto perché: - finalizza il percorso formativo; - dà possibilità di inserimento nel Repertorio distrettuale Assistenti familiari; avvia il riconoscimento della certificazione di competenza per “Assistente familiare” badante – che garantisce un credito formativo per l’accesso al percorso di formazione per OSS.




Stampa

Torna all'elenco