PRATICHE DI GENERE

Pratica Best

N°212

FAMILY AUDIT


Soggetto attuatore
Provincia Autonoma di Trento

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni di supporto ai sistemi della formazione/istruzione/lavoro

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e di lungo periodo
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)
Altro: famiglie

Partnership
• Provincia di Trento: Ente di certificazione e proprietario dello standard Family Audit • Il Consiglio dell’Audit: comitato per la tutela della qualità del processo Family Audit ed è istituito dalla Provincia Autonoma di Trento. Il Consiglio ha il compito di: - definire lo standard di riferimento del Family Audit; - proporre all’Ente di certificazione modifiche alle Linee Guida del Family Audit; - definire il tariffario per le prestazioni professionali dei consulenti e dei valutatori Family Audit; - decidere sul riconoscimento dei certificati base e finale alle organizzazioni auditate sulla base del Rapporto di Valutazione e dei documenti presentati dal valutatore; - individuare e realizzare, direttamente oppure tramite terzi, iniziative di promozione del Family Audit sul territorio. • Le organizzazioni auditate, che adottano il Family Audit e si impegnano a rispettare le disposizioni contenute nelle Linee Guida • Il consulente che accompagna l’organizzazione nell’efficace realizzazione del processo Family Audit secondo le modalità previste dalle Linee guida. • Il valutatore Family Audit: ha il compito di stabilire se l’organizzazione ha attuato il processo secondo le disposizioni delle Linee Guida. Il valutatore realizza la valutazione del processo attraverso: - l’analisi documentale; - la visita in azienda; - la redazione del Rapporto di valutazione; - la partecipazione al Consiglio dell’Audit.

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
€ 700.000 - per la sperimentazione nazionale del 2011, € 80.000 - Provincia autonoma di Trento per il funzionamento operativo della struttura. L'Agenzia territoriale del Lavoro con ulteriori € 25.000.
Fondi Nazionali: Fondi del Dipartimento per le politiche familiari (Presidenza del Consiglio dei Ministri)
Fondi Regionali:
Altro canale di finanziamento: per la Famiglia della Provincia Autonoma di Trento; le organizzazioni inoltre possono anche usufruire di un finanziamento parziale da parte dell’ APIAE

Data inizio
Gennaio/2008

Data fine

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Luciano
Cognome: Malfer
E-mail: agenziafamiglia@provincia.tn.it
Telefono: 0461 494110

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
La necessità di promuovere un’equilibrata conciliazione tra vita professionale e vita familiare è uno dei temi cruciali che animano il dibattito relativo alla partecipazione al mercato del lavoro. In questo contesto un ruolo importante viene ricoperto dalle imprese che possono implementare politiche aziendali a favore della sostenibilità, sociale ed ambientale. In particolare si parla di un insieme di benefit e servizi che l’azienda può fornire ai propri dipendenti al fine di migliorarne la vita privata e lavorativa. La conciliazione rappresenta non solo una questione etica, riconducibile alla responsabilità sociale dell’impresa, ma anche un obiettivo di business aziendale e d’interesse pubblico. Il potenziale conflitto tra vita professionale e vita privata è, infatti, una minaccia alla salute ed al benessere delle persone e allo sviluppo stesso dell’Organizzazione. Si rende quindi necessario uno strumento che, attraverso la partecipazione attiva dei dipendenti, consenta di individuare i bisogni di conciliazione tra vita privata e lavorativa e proporre conseguentemente delle soluzioni volte ad accrescere il benessere aziendale, creare valore economico, rafforzare l'immagine e l'identità aziendale, aumentare i livelli di produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti. Le risorse umane sono infatti un elemento sempre più strategico per il successo delle organizzazioni, ma il potenziale conflitto tra vita professionale e vita privata è una minaccia alla salute ed al benessere delle persone e allo sviluppo stesso dell’organizzazione

Obiettivi
L’obiettivo di family Audit è quello di promuovere un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni e consentire alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Il Family Audit mira ad accrescere il benessere aziendale, nella convinzione che lo strumento consente di creare valore economico per le organizzazioni, di rafforzare la propria immagine, di migliorare la propria identità aziendale, di aumentare i livelli di produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti.

Attività
La Certificazione Family Audit, avviata dalla Provincia Autonoma di Trento, oggi riconosciuta anche dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia del Governo Italiano è uno standard che supporta le Organizzazioni nella realizzazione di un efficace, consapevole, duraturo ed economicamente sostenibile bilanciamento tra gli interessi dell’Organizzazione stessa e quelli dei lavoratori. Il Family Audit consiste in un processo adottato su base volontaria grazie alla quale si individuano obiettivi e iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. Si tratta di uno strumento di management adottato su base volontaria da organizzazioni che intendono certificare il proprio costante impegno per il miglioramento della conciliazione di famiglia e lavoro al proprio interno. La partecipazione dei collaboratori dell’organizzazione è un valore fondamentale al momento di stabilire i bisogni in materia di conciliazione e di proporre soluzioni ad essi. Il Family Audit si realizza attraverso un processo di valutazione sistematica e standardizzata che permette alla fine di ottenere una certificazione. Il percorso di Certificazione Family Audit si struttura in fasi distinte: FASE PRELIMINARE - Attivazione del processo di certificazione Family Audit presso la Provincia Autonoma di Trento, Ente di certificazione e proprietario del marchio Family Audit. - Compilazione del Modello Dati e raccolta informazioni preliminari sull’Organizzazione. - FASE 1 - Processo nell'Organizzazione: Workshop interni e definizione di un Piano delle Attività - Valutazione: Verifica documentale del processo e visita del Valutatore in azienda - Certificazione base: Rilascio del certificato base e concessione d'uso del Marchio Family Audit, se il processo è congruo con quanto predisposto dalle Linee Guida dello standard. FASE 2 - Fase attuativa: Attuazione delle misure e Aggiornamento e Valutazione annuale del Piano delle attività. Verifica presso l’Organizzazione. - Certificazione finale: Il rilascio del certificato finale attesta che l’Organizzazione ha attuato un’efficace politica organizzativa e gestionale dei processi lavorativi centrata sui bisogni ed attese del proprio personale e realizzato una serie di azioni che consentono una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro. Già a seguito della certificazione base, all'Organizzazione è riconosciuto il diritto all'uso del Marchio Family Audit sulla documentazione e nelle varie attività di comunicazione, al fine di attestare ai portatori di interesse il proprio impegno verso il benessere dei propri dipendenti.

Risultati raggiunti
Indiretti: L'organizzazione, attraverso il Family Audit, produce un'ampia gamma di risultati positivi: • consente di diminuire lo stress psico-fisico dei propri dipendenti; • permette di ottenere effetti positivi sul clima organizzativo, sulla motivazione e sulla soddisfazione dei dipendenti; • aumenta l’attrattività dell’organizzazione nel mercato del lavoro; • aumenta la qualità delle prestazioni da parte dei dipendenti e quindi la produttività, con la riduzione del tasso di assenteismo e del tasso di turn-over; • migliora le performance finanziarie e il valore generato a favore degli azionisti; • fidelizza i dipendenti, preserva il know-how aziendale ed aumenta la capacità di attrarre talenti; • riduce la disparità tra uomini e donne e tra persone che hanno diversi carichi familiari. Fino ad ora, sono 111 le organizzazioni che sono state coinvolte nel processo di Family Audit, 44 delle quali sono pubbliche e 67 private. Un totale di 88 organizzazioni hanno ottenuto il certificato di Audit Famiglia, comprese anche le organizzazioni coinvolte nella sperimentazione. Oltre 35.000 lavoratori ne hanno beneficiato. Per le Guidelines: http://www.familyaudit.org/?q=linee-guida Per le publications: http://www.familyaudit.org/?q=node/23

Elementi di successo
L’organizzazione che utilizza il Family Audit innesca un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione. Le diverse misure e le azioni introdotte nell'organizzazione grazie al processo di Family Audit sono progettate in base alle esigenze e alle aspettative dei dipendenti, seguendo un processo bottom-up in grado di rispondere in maniera più efficace alle esigenze del contesto nel quale viene applicato lo standard.

Elementi di criticità
Non si riscontrano particolari criticità.




Stampa

Torna all'elenco