PRATICHE DI GENERE

N°222

LA TATA FAMILIARE


Soggetto attuatore
Amministrazione Regionale

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo
Creazione di impresa e sviluppo dell’imprenditorialità femminile

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Formazione continua

Destinatari
Solo donne
Altro: tate familiari over 21 anni, con qualifica professionale acquisita con corso di formazione o della certificazione diretta degli apprendimenti formali, non formali ed informali

Partnership

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
800.000 euro per il 2013, 700.000 per il 2014
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Gennaio/2008

Data fine

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Cristina
Cognome: Del Favero
E-mail: cdelfavero@regionevda.it
Telefono: 0165/272916

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
La conformazione geografica della Valle d’Aosta, con una densità di popolazione elevata nell’asse centrale e con vallate mediamente popolate, rende necessaria l’attivazione di servizi a misura delle piccole collettività, in modo da evitare ai bambini di queste zone di essere dei pendolari fin dalla nascita. La tata familiare, servizio socio-educativo pensato per fascia d’età 3 mesi-3 anni, nasce soprattutto per rispondere alle esigenze di questo tipo di utenza.

Obiettivi
Il Servizio di Tata familiare si configura come un servizio socio-educativo a valenza assistenziale per la prima infanzia . Esso offre ai bambini un luogo di accoglienza adeguato alla loro età ed al livello di sviluppo psicofisico, garantendo opportunità educative, di socializzazione e di relazione con i propri coetanei. Il servizio opera in continuità ed in collaborazione con le famiglie nonché con i servizi socio-sanitari, educativi e socio-educativi presenti sul territorio. Attraverso il FSE è stato possibile finanziare gli interventi formativi volti alla creazione delle figure di tate familiari. Tali interventi rispondono anche all’obiettivo di aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro nonché di offrire risposte educative-assistenziali per le famiglie con bambini tra i 3 mesi ed i 3 anni nelle località sprovviste di asili nido o garderie d’enfance, garantendo una copertura territoriale rispetto ai bisogni della prima infanzia. La tata familiare è un operatore (per il quale è stato predisposto un profilo ad hoc) che accoglie uno o più bambini (massimo 4) in età compresa tra i tre mesi e i tre anni, presso il domicilio (proprio o della famiglia) o in un luogo terzo appositamente attrezzato, favorendone - in accordo con la famiglia – la crescita, la socializzazione, l'autonomia e lo sviluppo nel rispetto dei tempi individuali. La tata familiare crea opportunità di sviluppo e socializzazione adeguate all'età ed al livello psico-fisico del bambino, in collaborazione con i servizi socio-educativi di riferimento. La tata familiare garantisce inoltre l'adeguatezza degli ambienti alle esigenze dei bambini in termini di allestimento, igiene e sicurezza.

Attività
La tata familiare opera - individualmente o con al massimo un’altra tata - presso il proprio domicilio, il domicilio delle famiglie o in un luogo terzo appositamente attrezzato. Modalità, tempi e costi dell'attività sono concordati con le famiglie e formalizzati mediante un contratto individuale sulla base degli obblighi definiti dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il servizio: a) compresenza massima di 4 bambini contemporaneamente (compresi eventuali figli della tata stessa in età compresa tra i tre mesi e i tre anni) o comunque al massimo 8 bambini per le tate che lavorano in spazi comuni; b) durata del servizio da un minimo di 2 ore ad un massimo di 10 ore continuative; c) contratto contenente gli elementi minimi indicati nella deliberazione della Giunta regionale n. 1573 in data 8 giugno 2007; d) assicurazione, al minimo in relazione alla responsabilità civile verso terzi. Possono essere previste altre forme assicurative in relazione alle attività svolte; e) alloggio, con adeguati spazi e arredi, deve rispondere a requisiti di sicurezza e igiene, conformi alle vigenti normative in materia di civili abitazioni, l'ambiente deve essere accogliente, pulito e rispondente alle esigenze del bambino. L’Amministrazione Regionale ha organizzato 3 percorsi formativi indirizzati a 30 donne, disoccupate o occupate, di età minima di 21 anni e in possesso di licenzia media, intenzionate ad intraprendere la professione di tata familiare. La durata del percorso formativo è di 420 ore, di cui 310 di formazione teorica – inclusa la formazione all’imprenditoria – 70 ore di tirocinio formativo presso asili nido o garderie e 40 ore di elaborazione dell’esperienza pratica. E’ stato previsto anche un piano annuale di formazione e coordinamento che permette alle tate di disporre di spazi di confronto e di crescita professionale, attraverso percorsi legati ai temi educativi pedagogici, psicologici e ludici. Va rilevato che l’Amministrazione ha contemporaneamente impostato un sistema di contribuzione per le famiglie utilizzatrici del servizio, in modo da permettere la sostenibilità economica sia per quanto riguarda l’utenza sia per quanto riguarda la gestione da libere professioniste del servizio da parte delle tate stesse.

Risultati raggiunti
Diretti: I percorsi formativi hanno coinvolto esclusivamente donne.
Indiretti: L’attivazione del servizio di Tata Famigliare ha permesso di predisporre un profilo professionale ad hoc che specifica in dettaglio attività, standard minimi di competenza, garantendone la qualità e la sicurezza. Parallelamente è stato predisposto uno standard di percorso formativo minimo della tata familiare per la predisposizione di percorsi formativi da attuare sul territorio. E’ stato, infine, attuato il Registro regionale aperto delle tate familiari operanti in Valle d’Aosta. La Direzione Politiche Sociali dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali si occupa del coordinamento pedagogico del servizio di tata familiare, volto a supportare l’attività professionale delle tate stesse, funzionale alla migliore garanzia di qualità dei servizi resi ai beneficiari finali. Fino a quando non altrimenti disposto dalla normativa nazionale di riferimento, l’iscrizione a detto registro è volontaria e costituisce condizione necessaria per l’esercizio dell’attività professionale sul libero mercato. L’iscrizione al registro regionale è consentita ai soggetti che dimostrano il possesso delle competenze professionali di tata familiare.

Elementi di successo
Costituisce elemento di successo l’offerta di un servizio monitorato e controllato a livello regionale ma dislocato nelle zone meno accessibili della media e alta montagna della Valle d’Aosta che necessitano di servizi alla prima infanzia. Inoltre, la figura della “tata” ha integrato l’offerta dei nidi e delle garderie, entrando a far parte della rete dei servizi e offrendo, seppur nella sua peculiarità, una risposta alle richieste della popolazione valdostana che si differenzia per flessibilità e familiarità del contesto rispetto alle altre opportunità socio-educative. Ulteriore elemento di successo da rilevare quale esito al percorso formativo, è l’istituzione di uno specifico registro regionale aperto delle tate familiari, con competenze certificate dalla Regione, il cui obiettivo è la garanzia della qualità professionale di chi opera in tale campo di servizi alla persona. Possono iscriversi al registro le persone di età superiore ai 21 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria superiore (o esercizio del riconoscimento di credito formativo di ammissione – D.G.R. n. 1940 del 14 giugno 2004) E della qualifica professionale di tata familiare conseguita a seguito di apposito esame dopo la frequenza a un corso della durata minima di 500 ore (300 di teoria e 200 di tirocinio). È articolato in unità capitalizzabili e coerenti con gli standard nazionali ed europei di riferimento per favorire l’eventuale capitalizzazione da parte dell’individuo degli apprendimenti comuni a diversi percorsi.

Elementi di criticità
Non si riscontrano particolari elementi di criticità




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