PRATICHE DI GENERE

Pratica Best

N°228

Simba - Servizi Integrati per Mamme e Bambini


Soggetto attuatore
CIFAP

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Altre eventuali tipologie di azione: servizi socio-educativi per minori

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e di lungo periodo
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership
• Euroconfezioni • C.T.M. • SOPHIA

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
384.000,00
Fondi Strutturali: FSE 2007-2013

Data inizio
Dicembre/2011

Data fine
Dicembre/2012

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Enza
Cognome: Tramontana
Telefono: 0965330683

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Come espresso dalla direttrice del Fondo monetario internazionale, Christina Lagarde, l’Italia «…. È uno dei Paesi della zona euro che incoraggiano meno la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Un cambiamento di rotta, a parte ogni considerazione di progresso sociale, potrebbe avere effetti benefici sulla produzione di reddito aggiuntivo e, quindi, sull’uscita da un periodo di stagnazione». In Italia, il tasso di occupazione degli uomini tra i 15 e i 64 anni, è del 64% . Nella stessa fascia d’età c’è solo un 46,6% di donne che risulta occupata. L'interazione maternità-lavoro è uno dei nodi critici che le neo-madri si trovano a dover affrontare. Il punto d’incontro potenziale tra lavoro e famiglia dovrebbe vedere le donne, e le coppie, perfettamente in grado di poter scegliere in base alle proprie aspettative e ai progetti di vita familiare e professionale. Eppure non è così. Tutte le mamme che lavorano si trovano a dover affrontare il problema di trovare un equilibrio tra i due ruoli, e si scontrano con ostacoli che si frappongono alla conciliazione dei tempi del lavoro con quelli familiari e, più in generale, di vita.

Obiettivi
Il progetto intende innescare un cambiamento culturale affinché si diffonda un'attenzione concreta alle questioni legate al benessere organizzativo, alle pari opportunità tra i generi nel mercato del lavoro così come in ogni ambito di vita, poiché considerati tra i motori di sviluppo di una comunità. Le politiche per la conciliazione rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all'interno di società complesse. Obiettivo del progetto è quello di aumentare e mantenere l’occupazione femminile sul territorio. Nel resto d’Europa, infatti, le LAVORATRICI sono pari al 60% della popolazione femminile e lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia sono accessibili al 33% dei bambini. L’intento è quello di avvicinarsi agli standard indicati dall’UE che, attraverso la valorizzazione delle donne lavoratrici, intende promuovere la crescita del nostro sistema economico. Il progetto, infatti, ha l’obiettivo di sostenere i genitori, ed in particolare le donne, nell’affrontare le difficoltà di coniugare impegni lavorativi e familiari nella cura di minori.

Attività
Realizzazione di una indagine volta ad identificare i fabbisogni dei lavoratori e delle lavoratrici. Il partenariato per la realizzazione delle attività ludico-ricreative-formative emerse prepotentemente quale fabbisogno/preoccupazione principale dei genitori lavoratori, ha individuato un «gestore in outsourcing» in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dei dipendenti, Il Consorzio Mediterraneo per lo Sviluppo. FASE 1 – START-UP: seminario informativo rivolto ai genitori; FASE 2 – PERIODO PRE-SCUOLA: al rientro dalle ferie estive, i genitori si trovano spesso in difficoltà nella gestione dei figli in attesa dell’inizio dell’anno scolastico che avviene intorno alla seconda metà del mese di Settembre. Pertanto ai bambini è stata data l’opportunità di divertirsi in un ambiente protetto e stimolante sotto il profilo socio-educativo, organizzando un complesso di attività ludico ricreative seguiti da personale qualificato. FASE 3 – PERIODO SCOLASTICO: durante tutto il periodo scolastico, invece, è stato necessario distinguere ed organizzare le attività modulando gli interventi sulle singole fasce d’età, distinguendo in attività antimeridiane, pomeridiane e in attività laboratoriali di tipo ricreativo.

Risultati raggiunti
Indiretti: L'indagine e il «focus group» ha coinvolto tutti i dipendenti con figli delle aziende della partnership, pari a 20 lavoratori (di cui 16 donne) ed ha evidenziato i seguenti fabbisogni comuni: • ottimizzare i tempi nella gestione della vita familiare; • alleggerire il carico di lavoro ai nonni/familiari nella gestione dei figli nelle ore pomeridiane; • garantire ai minori servizi gratuiti pomeridiani extrascolastici, dal servizio di accompagnamento - tutoraggio nell’elaborazione dei compiti, allo svolgimento di attività laboratoriali, in prossimità del luogo di lavoro dei genitori. L’attuazione del progetto ha interessato le donne e gli uomini, dipendenti delle aziende beneficiarie che avessero famiglia con minori di età inferiore ai 13 anni creando un impatto evidente sia sul riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, sia sull'organizzazione del lavoro. Ma i veri destinatari finali sono stati i bambini, ben 30 minori fra i 0 ed i 13 anni che hanno usufruito delle attività realizzate durante il periodo estivo e durante quello scolastico. È stato realizzato un servizio navetta. Per agevolare ulteriormente i genitori sono stati creati due «stazioni», dotate di navetta e personale ausiliario, collocati in punti centrali rispetto i luoghi di lavoro di modo da rendere più facile la mobilità dei minori rispetto gli orari di entrata e d’uscita da scuola, nonché rispondere prontamente a particolari esigenze momentanee. Il servizio navetta aveva l’onere di prelevare i minori dal punto più vicino, spesso rappresentato dalla sede di lavoro dei genitori, per condurli presso le scuole primarie, elementari o medie inferiori, mentre per i più piccoli vi è stata l’opportunità di usufruire del servizio «nido». Il Servizio «nido» è stato gestito come quota di cofinanziamento da parte della Cooperativa Sociale SOPHIA, la quale ha messo a disposizione la propria sede e due insegnanti qualificate dedicandole esclusivamente alla cura dei 6 bambini aventi età inferiore a 3 anni. È stato, altresì previsto il servizio «mensa» predisposto per tutti i 30 bambini, che sono stati condotti presso la sede prevista dalle stesse due navette al momento dell’uscita da scuola.

Elementi di successo
Il progetto ha prodotto risultati importanti per le aziende, per i lavoratori e per i loro bambini. Le politiche per la conciliazione hanno rappresentato un importante fattore di innovazione nel modello sociale, economico e culturale delle aziende beneficiarie, riproponendosi di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, hanno consentito a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli assunti all'interno della società a cui appartiene. La realizzazione e l’estensione delle buone prassi attuate in via sperimentale sono quindi orientate a favorire il radicamento e lo scambio delle migliori esperienze, considerandole come prioritarie per migliorare la qualità della vita delle famiglie sia a livello nazionale che europeo.

Elementi di criticità
Non sono state evidenziate difformità tra risultati attesi e raggiunti.




Stampa

Torna all'elenco