PRATICHE DI GENERE

Pratica Best

N°231

Avviso pubblico: “Interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un’ottica di flexicurity”


Soggetto attuatore
Vari Soggetti attuatori

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Formazione continua
Orientamento
Altre eventuali tipologie di azione: Attivazione di servizi di conciliazione, Sperimentazione del telelavoro, Adozione di modelli di organizzazione del lavoro e di regimi di orario flessibili per lavoratori/trici, Percorso di reinserime

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e di lungo periodo

Partnership
• Gruppi di Imprese; Università

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo

Fondi Strutturali: FSE
Altro canale di finanziamento: Imprese beneficiarie

Data inizio
Gennaio/2011

Data fine
Dicembre/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Regione Lazio
Cognome: Direzione Lavoro
E-mail: direzione.lavoro@regione.lazio.it
Telefono: 0651685003

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
L’Avviso si attesta negli ambiti prioritari del “Piano Regionale per l’occupazione femminile 2009-2010” n. 1 “Politiche di sviluppo della presenza femminile nelle attività produttive” e n. 2 “Politiche dei servizi per la conciliazione”.

Obiettivi
L’Avviso si inquadra nell’ambito degli obiettivi della Strategia di Lisbona, prioritari per la regione: perseguire a livello territoriale la crescita qualitativa delle risorse umane; promuovere un sistema anche di genere, volto a garantire ai diversi attori equità, dignità, autonomia e partecipazione, sviluppare politiche di conciliazione in cui la flessibilità e la sicurezza si coniugano non solo con i bisogni e le esigenze del singolo ma anche della struttura familiare nel suo complesso e dell’ambiente e della cultura sociale di riferimento; fornire risposte concrete alle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori,

Attività
Interventi previsti:  introduzione di modelli flessibili di telelavoro  introduzione di soluzioni operative, quali formule più flessibili e reversibili di part-time;  introduzione di formule organizzative innovative di job sharing (lavoro ripartito tra più lavoratori/trici) e di job rotation (rotazione o sostituzione tra lavoratori/trici);  introduzione di formule organizzative family-friendly atte a rispondere alle esigenze dei/delle lavoratori/trici con carichi familiari (ad es. banca delle ore, orario flessibile in entrata e uscita, flessibilità sui turni, permessi straordinari, etc.), inclusa la realizzazione di forme di tutoring per i/le lavoratori/trici che rientrano da periodi di prolungata assenza (ad es. assenza per congedo parentale);  strutture organizzative per lo sviluppo delle carriere femminili ; Servizi di conciliazioni quali:  servizi di nursing, baby parking, spazi studio e gioco, asili nido,  servizio di trasporto/accompagnamento (ad es. presso le scuole, strutture mediche, centri di assistenza, etc.);  servizio di assistenza per malati, disabili e anziani;  servizio di doposcuola per gli alunni delle scuole primarie.

Risultati raggiunti
Diretti: I progetti hanno attivato le seguenti tipologie di interventi: - Sperimentazione di Telelavoro nelle due modalità domiciliare e lavoro cooperativo in rete - Misure di flessibilità oraria in entrata e in uscita, monitorate da consulenti aziendali per affrontare le conseguenti difficoltà gestionali. - Misure di conciliazione con erogazione di voucher per asili, centri ludico-artistici, attività sportiva, centri estive, servizi di assistenza a familiari con disabilità - “Maggiordomo aziendale”o “Servizi vita quotidiana” per offrire ai dipendenti un servizio per il disbrigo di pratiche di vita quotidiane spesso difficilmente conciliabili con gli impegni lavoratavi. - Ridefinizione di modello aziendale e programmi “salva tempo” attraverso il ricorso alla rotazione dei dipendenti nei reparti che risultano più irrigiditi negli orari di lavoro. - Servizi di supporto alle donne che si apprestano ad affrontare la gravidanza e per entrambi i genitori con figli fino agli otto anni, volto a consentire loro di non perdere contatto con il posto di lavoro e a rimanere sempre aggiornati (Pacchetti “take care”) - L’impatto prodotto da tali azioni, molto gradite dai dipendenti, e stato un effettivo recupero di tempo e benessere, un miglioramento nelle modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, un consolidamento del livello di partecipazione al lavoro in particolare delle donne. La percezione inoltre del rispetto delle esigenze personali e familiari a fianco a quelle aziendali.
Indiretti: Gli interventi realizzati hanno prodotto un effettivo bilanciamento tra la vita lavorativa e personale. I risultati raggiunti hanno gettato le basi per una organizzazione aziendale capace di rispondere in maniera puntuale alle esigenze di flessibilità e conciliazione dell’insieme delle risorse umane che operano nel contesto aziendale, favorendo la crescita ed il benessere personale e professionale. Le nuove esigenze espresse dai dipendenti hanno spinto le aziende a superare i classici canoni gestionali a favore di modelli organizzativi più attenti ai “vissuti sociali” e n grado di migliorare il clima aziendale.

Elementi di successo
Ampia adesione all’Avviso pubblico da parte delle imprese, di dimensioni piccole, medie e grandi; realizzati 36 progetti articolati in 74 azioni specifiche, impegnate tutte le risorse disponibili. Coinvolti complessivamente 7070 lavoratori, di cui 3170 donne (45%). Le attività sono state precedute da iniziative di informazione e comunicazione attraverso incontri, materiali informativi e spazi dedicati nei siti web aziendali; per l’ analisi dei bisogni di conciliazione dei dipendenti sono stati somministrati ed elaborati questionari ad hoc. Durante l’attuazione dei progetti sono stati effettuati monitoraggi per acquisire spunti di miglioramento nell’erogazione di servizi. Un progetto ha previsto la figura del consulente “Work family” Le stesse aziende hanno evidenziato che emergono sempre maggiori difficoltà a conciliare i tempi di lavoro con quelli della persona e della famiglia con conseguenti effetti negativi sia in ambito aziendale/lavorativo che familiare. Le azioni sperimentate con i progetti hanno contribuito a focalizzare l’attenzione sulla necessità di strumenti di politica aziendale capaci di realizzare azioni strutturate a favore di un effettiva conciliazione vita familiare/vita lavorativa e di una organizzazione virtuosa del lavoro che prenda in considerazione il benessere dei dipendenti. Intervenire sui tempi di lavoro per renderli meno rigidi ha reso il lavoro più produttivo e ha stimolato un cambiamento positivo della cultura aziendale. Inoltre interventi nati con un’ottica di genere (le donne lavoratrici) hanno poi riguardato l’insieme dei dipendenti, contribuendo a far emergere una sensibilità maschile verso la conciliazione e condivisione di responsabilità familiari e genitoriali. .

Elementi di criticità
Le difficoltà legate all’introduzioni di regimi flessibili di orario o di modifiche organizzative, sono state superate con azioni di comunicazione, confronto tra le parti coinvolte e l’adozione di procedure condivise. La verifica periodica del livello di gradimento ha permesso di gestire al meglio i processi. Le misure di flessibilità riferite a modelli organizzativi e tempi di lavoro, una volta sperimentate grazie ai progetti, diventano permanenti. Le misure di conciliazione legate ai voucher per servizi, rappresentando un esborso economico non sono facilmente sostenibili dalle aziende, non rimangono quindi oltre la durata dei progetti. Avendo dimostrato però la loro efficacia, sia per l’azienda che per l’insieme dei dipendenti, possono rappresentare terreno di dialogo per sperimentare altre forme di welfare aziendale.




Stampa

Torna all'elenco