PRATICHE DI GENERE

N°235

Fondi pubblico-privati per il sostegno alla flessibilità nel lavoro


Soggetto attuatore
ENTE BILATERALE ARTIGIANATO PUGLIESE, ENTE BILATERALE DEL TURISMO, ORDINE DEGLI AVVOCATI PROVINCIA DI BARI, ENTE BILATERALE DEL COMMERCIO

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Altre eventuali tipologie di azione: integrazione al reddito

Destinatari
Solo donne
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)
Altro: imprenditrici

Partnership

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
1 milione e 700 mila euro: € 1.000.000 Regione Puglia; € 500.000 DPO nell'ambito della I Intesa Conciliazione vita- lavoro; € 200.000 cofinanziamento dai 4 soggetti intermediari
Fondi Strutturali: FESR 2007 - 2013
Fondi Nazionali: DPO – Intesa Conciliazione Vita-Lavoro
Altro canale di finanziamento: cofinanziamento soggetti intermediari

Data inizio
Agosto/2012

Data fine

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunità
Cognome: Regione Puglia
E-mail: ufficio.garantedigenere@pec.rupar.puglia.it
Telefono: 0805404950

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il percorso intrapreso dalla Regione Puglia verso la strutturazione di un sistema di conciliazione vita-lavoro, che promuova una reale parità nella distribuzione dei compiti di cura familiare fra uomini e donne, si è arricchito di un nuovo strumento: i Fondi pubblico privati per il sostegno alla flessibilità nel lavoro.

Obiettivi
Le risorse sono destinate a: • integrare il reddito in caso di utilizzo di congedi parentali per assistere i figli minori fino alla concorrenza del 100% della retribuzione di riferimento e per un periodo pre-determinato; • integrare il reddito per il versamento dei contributi volontari in caso di lavoro part-time motivato dall'ingresso di figli nel nucleo familiare o dalla necessità di far fronte a un carico di cura familiare (il soggetto intermediario versa alla lavoratrice o al lavoratore l'importo da questi dovuto all'ente previdenziale,); • integrare il reddito di lavoratrici e lavoratori che, al termine del periodo corrispondente alla durata massima del congedo parentale, richiedono il prolungamento dell'astensione facoltativa per l'assistenza a figli minori con handicap fino alla concorrenza del 100% della retribuzione di riferimento; • altre tipologie di beneficio individuate dai singoli enti bilaterali e ordini professionali e rivolti alle categorie di appartenenza.

Attività
I fondi sono costituiti presso 3 enti bilaterali pugliesi e 1 ordine professionale, che hanno aderito all'iniziativa, rispondendo all'avviso pubblico di manifestazione di interesse e sono destinati all'integrazione dei redditi di coloro che utilizzano strumenti di flessibilità connessi a bisogni di conciliazione vita-lavoro e previsti dalla legislazione nazionale, dalla contrattazione collettiva e dalle regolamentazioni previdenziali di categoria. Per accedere ai benefici le lavoratrici dovranno possedere i seguenti requisiti: • essere assunte da almeno 12 mesi; • appartenere ad aziende in regola con il versamento dei contributi previdenziali; • appartenere a famiglie monoreddito con situazione ISEE pari a max 30.000 euro; • appartenere a famiglie monogenitoriali con situazione ISEE pari a max 40.000 euro; • attestazione da parte del nucleo familiare delle componenti di lavoro di cura non coperte dai servizi sociali a carattere domiciliare e/o comunitario assicurato da Comune o ASL. Sarà data priorità ai nuclei familiari in cui sono presenti due o più figli minori o in cui sono presenti persone non autosufficienti.

Risultati raggiunti
Diretti: Gli ultimi bandi, pubblicati dai 3 enti bilaterali e l’ordine professionale sono scaduti nel 2014. Sono in fase di acquisizioni i dati sui risultati fin qui raggiunti.

Elementi di successo
Il fondo rappresenta una importante iniziativa di sostegno alle esigenze di conciliazione vita-lavoro delle donne lavoratici e delle donne imprenditrici che, con l’arrivo dei figli, molto spesso rischiano di uscire dal mercato del lavoro per le difficoltà di armonizzare il lavoro con la cura dei figli.

Elementi di criticità
Non sono stati evidenziati particolari elementi di criticità




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