PRATICHE DI GENERE

N°51

Progetti integrati a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro


Soggetto attuatore
Raggruppamenti misti (RTS) con capofila un Ente Pubblico Locale

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo
Politiche territoriali dei tempi e delle città

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni rivolte al sistema dei servizi

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership
Sono principalmente quelli coinvolti nei 7 Raggruppamenti misti (RTS) con capofila un Ente Pubblico Locale che, nelle 5 province marchigiane, sono stati ammessi al finanziamento di altrettanti 7 progetti integrati. Ciascuna istituzione (Comune di Ascoli Piceno, Comune di Fabriano, Comune di Fermo, Comune di Porto Sant'Elpidio, Provincia di Ancora, Provincia di Macerata, Provincia di Pesaro Urbino) è organizzata in RTI con altre enti pubblici e privati per un totale di 85 partner.

Territorio
Provinciale: Provincia di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro-Urbino, Fermo.

Fonte di finanziamento - Costo
Più di un milione di euro, ripartiti tra le 5 Province
Fondi Strutturali: POR MARCHE FSE - ASSE I e ASSE II

Data inizio
Ottobre/2009

Data fine
Luglio/2012

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Alessandro
Cognome: Belfiore
E-mail: alessandro.belfiore@regione.marche.it
Telefono: 071 8063718

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
La Regione Marche già alla fine della precedente programmazione FSE 2000-2006 attraverso un precedente bando “Progetto integrato a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro”, aveva finanziato due raggruppamenti temporanei con capofila la Provincia di Macerata e la Provincia di Pesaro Urbino per un finanziamento complessivo concesso di oltre 1.000.000,00 di Euro, con la finalità di promuovere politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con una forte accezione di specificità territoriale ed integrazione sistemica. Con l'emanazione del secondo bando (DECRETO DEL DIRIGENTE DEL P.F. SERVIZI PER L’IMPIEGO E MERCATO DEL LAVORO N. 182/SIM_06 DEL 22/12/2008) sono state messe a bando un numero maggiore di risorse, consentendo il finanziamento di 7 progetti, rispetto ai 2 finanziati nella prima edizione. La durata complessiva è stata ampliata a 26 mesi (a differenza dei 12 della prima edizione) a decorrere dalla comunicazione di inizio attività, rispetto ai 12 previsti nel bando della passata programmazione. È stata infine leggermente modificata l’impalcatura complessiva del bando attraverso una diversa articolazione delle azioni finanziabili con l'assegnazione di una specifica azione per i progetti innovativi relativi alla pianificazione e riorganizzazione del territorio, al trasporto urbano ed extraurbano, alla viabilità dedicata e con la separazione dei finanziamenti relativi ai voucher di conciliazione rispetto ai progetti integrati.

Obiettivi
Obiettivo dei progetti integrati è quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di donne e uomini, attraverso la promozione di strumenti che, mediante un approccio integrato e articolato su un determinato territorio, siano in grado di offrire risposte concrete per una migliore gestione dei tempi di lavoro, di cura familiare e del tempo libero, anche attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e modelli di organizzazione flessibile degli orari, dei servizi di assistenza per l’infanzia, gli anziani, i servizi per la scuola, il tempo libero, la mobilità e i trasporti, gli orari dei servizi pubblici, ecc.

Attività
Il bando ha previsto il finanziamento di 3 azioni specifiche: Azione 1 - attivazione di nuovi servizi di pubblico interesse o potenziamento di quelli già esistenti, volti a migliorare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro delle persone; Azione 2 – attivazione di progetti innovativi relativi alla pianificazione e riorganizzazione del territorio, al trasporto urbano ed extraurbano, alla viabilità dedicata, finalizzati a migliorare la qualità urbana e di vita dei e nei territori e quindi volti a migliorare la conciliazione dei tempi di vita dei cittadini. Gli interventi dell'azione 2, riconducibili all’ambito di complementarietà con il FESR di cui all’ART.34 del regolamento (CE) n°1083/06, potevano ottenere un finanziamento pubblico pari al massimo al 50%, per un importo non superiore a 90.000 euro. Azione 3 – attivazione di accordi sugli orari e sull’organizzazione del lavoro, volti a favorire forme di flessibilità finalizzate alla conciliazione dei tempi di vita familiare e di lavoro dei lavoratori dipendenti. Con atto Deliberativo specifico, la Regione ha delegato le Province alla gestione di Voucher di conciliazione nei territori interessati dai Progetti Integrati di conciliazione di che trattasi (DGR n. 791 del 18/05/2009 (complessivamente più di un milione di euro).

Risultati raggiunti
Diretti: Beneficiarie dirette dei Voucher di Conciliazione (DGR n. 791 del 18/05/2009)
Indiretti: Sono stati presentati 7 progetti:  2 Provincia Ancona: 1 con capofila la Provincia stessa, 1 con capofila il Comune di Fabriano;  1 Provincia Macerata e 1 Provincia Pesaro Urbino, guidati dagli Enti stessi;  1 Provincia di Ascoli Piceno con capofila il Comune di Ascoli Piceno;  2 nella provincia di Fermo con capofila il Comune di Porto Sant’Elpidio e di Fermo. La realizzazione dell’iniziativa è stata affidata ad un raggruppamento misto pubblico-privato in cui i soggetti partner sono stati impegnati nella realizzazione dei sotto-progetti. Le azioni maggiormente finanziate hanno riguardato: • 34,4% interventi di potenziamento, riorganizzazione e ri-dislocazione di servizi esistenti; • 31% attivazione di nuovi servizi di intrattenimento per bambini e servizi di sostegno/assistenza agli anziani; • 21,6% interventi di pianificazione e riorganizzazione del territorio, trasporto urbano ed extraurbano, viabilità dedicata; • 4,6% interventi per l’attivazione di accordi sugli orari e sull’organizzazione del lavoro. I progetti hanno risposto in primis a esigenze di cura per i figli (20% piccoli e con età fino ai 16 anni quasi il 40%). I progetti che hanno coinvolto gli anziani (più o meno autosufficienti e/o abili) sono poco più del 12%, mentre i disabili sono stati i beneficiari diretti di poco più del 5% dei progetti. Di rilievo sono anche i cittadini e/o le famiglie che sono i beneficiari dichiarati di quasi il 10% dei progetti. Infine i lavoratori /trici (15%), target prevalente di progetti che prevedevano l’introduzione nei luoghi di lavoro di forme di gestione flessibile e di riorganizzazione delle modalità operative, ma anche beneficiari di iniziative per l’introduzione di nuovi servizi per il trasporto. La maggior parte dei progetti (oltre il 30%) ha riguardato attività di animazione ( ludoteche, attività ricreative e culturali, in colonie e nei centri estivi). Si tratta di attività che intendono rispondere alle esigenze di conciliazione offrendo opportunità di aggregazione e che, insieme al doposcuola (12,9%), consentono di coprire le fasce orarie pomeridiane, periodi estivi e giorni di vacanza per quel target di beneficiari (prevalentemente i bambini e i ragazzi) che diversamente necessiterebbero della presenza di un adulto non consentendo a quest’ultimo lo svolgimento di un’attività lavorativa. Oltre il 7% dei progetti è intervenuto per rendere più flessibile il servizio di custodia in termini di orari, attraverso l’ampliamento in entrata o in uscita della fascia di disponibilità. Spesso, infatti, per recarsi, ad esempio, sul posto di lavoro sono necessari dei tempi di spostamento non sempre conciliabili con l’orario in cui è possibile consegnare i bimbi a scuola o all’asilo. Di rilievo, infine, sono tutti i progetti che intervengono sul tema degli spostamenti; i progetti finanziati hanno consentito l’acquisto di nuovi mezzi, il potenziamento dei trasporti pubblici o la modifica della mobilità di uno specifico territorio in quasi il 20% dei casi.

Elementi di successo
Tra gli elementi di maggior successo si segnala, innanzitutto, la capacità dell'iniziativa di promuovere partnership pubblico-privato-terzo settore che ha assunto un valore strategico, focalizzandosi sulla centralità della dimensione territoriale, quale ambito privilegiato di lettura dei bisogni, di co-progettazione delle soluzione e di ricomposizione delle risorse. In alcuni casi specifici, come ad esempio in un sotto-progetto della Provincia di Pesaro Urbino "sotto-progetto “Mobilità autonoma pedonale bambini casa-scuola, casa-città” possono considerarsi partner anche i cittadini o gli anziani che si sono fatti carico della realizzazione di alcune attività di custodia o di supporto educativo. Un altro elemento di grande rilevanza è che Il bando ha rappresentato uno stimolo ad un’armonizzazione della programmazione territoriale ed integrazione delle politiche di conciliazione con altri strumenti della programmazione locale. L’esperienza ha contribuito alla promozione e realizzazione di processi e percorsi territoriali inclusivi e partecipati che possono diffondere e rafforzare la cultura della conciliazione in uno specifico territorio, così come l’organizzazione e coordinamento di servizi e prestazioni per migliorarne l’accessibilità in base ai costi, orari, logistica e mobilità, anche attraverso la promozione di partenariati pubblico-privati.

Elementi di criticità
Sono state registrate alcune criticità relative alle procedure organizzative, amministrative e gestionali, alcune criticità relative alla difficoltà di far coincidere i tempi di previsti dal bando con quelli di avvio e gestione dei progetti (specie per quei progetti che richiedevano procedure interne agli enti locali, tempi che si dilatano particolarmente quando sono coinvolti servizi comunali come i lavori pubblici). Si ricorda a tale proposito che la Regione ha posticipato la data di conclusione dei progetti al luglio 2012 (prevista a dicembre 2012).




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