PRATICHE DI GENERE

N°56

Lavorare da casa


Soggetto attuatore
Centro documentazione e informazione donna

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni di supporto ai sistemi della formazione/istruzione/lavoro

Destinatari
Solo donne
Altro: Sono destinatarie indrette del progetto tutte le lavoratrici autonome o le collaboratrici a progetto che svolgono una parte della propria attività lavorativa all'interno delle mura domestiche

Partnership
Il progetto non è stato realizzato in partnership con altri attori.

Territorio
Provinciale: Provincia di Bolzano

Fonte di finanziamento - Costo
133610,00 euro
Fondi Strutturali: Fondo Sociale Europeo

Data inizio
Aprile/2009

Data fine
Settembre/2010

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Marina
Cognome: Manganaro
E-mail: frauenzentrum@rolmail.net
Telefono: 0471 262488

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Considerato che il mercato del lavoro odierno incoraggia forme di lavoro diversificate, l'espressione lavoro autonomo o flessibile comprende varie forme di impiego "dentro e fuori" le organizzazioni di produzione di beni e servizi. Da precedenti ricerche svolte sul tema della flessibilità e del lavoro delle donne, ("Laboratorio per la realizzazione della pari opportunità" € 2000; la ricerca tra "Le donne che svolgono lavoro flessibile e atipico" € 2001; Convegno "Le giovani donne tra flessibilità, lavori portatili e precarietà") in particolare è stato possibile rilevare che l'invenzione di nuove professioni e il loro diffondersi nella forma dei lavori atipici ha avuto, fra i tanti effetti, quello di portare o ri-portare il domicilio a "luogo di produzione" coinvolgendo in particolare le donne. Flessibili rispetto alle organizzazioni e ai contesti produttivi, molte donne con specializzazioni tradizionali o inedite, si trovano infatti nella posizione di freelance, partita iva, a dividere il loro tempo di lavoro fra luoghi di lavoro istituzionali e luoghi "privati". Inoltre, nel territorio della Provinca di Bolzano sono molte le forme di lavoro tradizionalmente femminili, in particolare legate all'artigianato, che si svolgono a domicilio pur essendosi aggiornate e innovate sul piano tecnologico e produttivo.

Obiettivi
Il progetto mira a far conoscere quelle particolari forme di lavoro che hanno la casa privata come luogo di produzione e a individuare una formazione adeguata alla loro tenuta, valorizzazione e promozione.

Attività
Il progetto ha previsto la realizzazione di una ricerca-azione volta a individuare con i soggetti stessi della ricerca (le donne con professioni o attività lavorative autonome che hanno come luogo di lavoro principale la propria abitazione) quali problemi organizzativi possano trovare risposta attraverso la formazione. Si è individuato un campione di soggetti che sono stati intervistati individualmente o collettivamente con l'obiettivo di analizzare e mettere a fuoco le diverse modalità di organizzazione lavorativa adottate nei luoghi di lavoro "a domicilio" e i problemi che le caratterizzano, così da enucleare ed elaborare una formazione ad hoc. Nello specifico, sono state condotte 24 interviste a donne in un'età compresa fra i 28 e i 55 anni con professioni o attività lavorative autonome che hanno come luogo di lavoro principale la propria abitazione. Le interviste hanno trattato in particolare quattro aspetti: - la singola biografia e storia professionale; - le caratteristiche dello spazio di lavoro ricavato in casa; - l'organizzazione della quotidianità fra casa e lavoro; - la percezione di sé e della propria identità professionale fra casa e lavoro.

Risultati raggiunti
Diretti: I bisogni espressi dalle intervistate hanno permesso di individuare quale formazione possa rivelarsi più adeguata ed efficace per questo target (formazione di tipo tecnico e di tipo organizzativo) ed alcune specifiche priorità di intervento come: la fiscalità; il posizionamento sul mercato; la necessità di supporto sul lavoro. Sono stati inoltre realizzati diversi incontri del gruppo di lavoro e seminari di restituzione, volti a far conoscere i dati e le ipotesi del progetto a interlocutori privilegiati (in particolare rappresentati degli organi di formazione pubblici - Formazione Continua della Provincia di BZ - e privati) per favorirne l'elaborazione critica e partecipata.

Elementi di successo
Il progetto risulta essere innovativo poiché indaga su tematiche fino a quel momento poco o per niente prese in considerazione dalle politiche e dai dispositivi esistenti. Presenta tra gli elementi di interesse quello di individuare una formazione adatta a quelle lavoratrici, che pur svolgendo attività o professioni complesse, lo fanno in maniera autonoma utilizzando la casa come sede di lavoro, per migliorarne le professionalità e le condizioni di lavoro. Allo scopo inoltre di far conoscere le reali caratteristiche di questi lavori "nascosti" sono stati anche utilizzati nei domicili strumenti audiovisivi che ne hanno consentito una migliore documentazione.

Elementi di criticità
Tra gli elementi di criticità rientra l'individuazione concreta del campione. Da un lato, la particolare condizione di lavoro rende, infatti, queste lavoratrici poco visibili e difficilmente rintracciabili, dall'altro, è stato anche complicato individuare le fonti da cui attingere nominativi. I tentativi compiuti presso associazioni di categorie o sindacati, non hanno dato gli esisti sperati. Si è deciso per questo motivo di intercettare le singole donne utilizzando le reti sociali del "Centro Documentazione e Informazione della Donna" e dello staff di ricerca, con una metodologia definita "del tam-tam". In un secondo momento i colloqui con il Coordinatore del Servizio Sviluppo del sistema formativo - Formazione professionale in lingua italiana-PAB Ripartizione 21 (partner del progetto), con il Coordinatore della Formazione continua FSE/UE - Formazione professionale in lingua tedesca e ladina - PAB Ripartizione 20, e con il Direttore della Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica - PAB Ripartizione 22, ha consentito di individuare donne già in contatto con alcuni settori della Provincia per l'avvio di alcuni progetti di lavoro a domicilio e ciò ha permesso di individuare alcune storie professionali particolarmente rappresentative del territorio alto-atesino.




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