PRATICHE DI GENERE

N°73

SIID 4 Strategia itinerante di rete per la sostenibilità dell’inclusione sociale in Emilia Romagna


Soggetto attuatore
Associazione Amici di Piazza Grande Onlus

Ambito
Pari Opportunità e inclusione sociale
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Formazione continua
Work experience (tirocini e altro)
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e
Disoccupati/e di lungo periodo
Immigrati/e
Categorie Svantaggiate: Non specificato

Partnership
Comune di Bologna (Assessorato Politiche per gli Anziani, Rapporti con l'associazionismo ed il volontariato), Asp, Poveri Vergognosi di Bologna; Consulta Permanente per la lotta all'Esclusione Sociale del Comune di Bologna; Consigliera di parità Regionale Emilia Romagna; Consigliere provinciali di parità delle provincie di: Modena, Forlì-Cesena, Bologna, Ferrara, Piacenza; Provincia di Piacenza (Assessorato formazione e lavoro); CNA Impresa Donna Emilia Romagna; Legacoop Emilia Romagna; CGIL Emilia Romagna; CdlM di Bologna; Cdl di San Lazzaro di Savena, Spi cgil San Lazzaro di Savena, Associazione di Promozione Sociale Sergio e Domenica Bernardini; I.R.E.S.S. Soc. Coop., Altercoop e Coop. Scocietà Dolce.

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
154.500,00 Euro
Fondi Strutturali: POR EMILIA ROMAGNA FSE 2007-2013 Asse III

Data inizio
Agosto/2010

Data fine
Maggio/2011

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Maria Assunta
Cognome: Serenari
E-mail: formazione@piazzagrande.it
Telefono: 051 4222046

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il progetto costituisce il prosieguo di una serie di progetti e attività realizzate dall'Ente “Associazione Amici di Piazza Grande Onlus” nelle precedenti programmazioni (progetto SIID - FSE Rif. P.A. N. 2004-628/RER e SIID 2 – FSE P.A. N. 2006-119/RER) e nell'attuale programmazione (SIDonnemiliaromagna Rif.P.A. 2007-145/RER) a favore delle donne in condizioni di svantaggio e povertà estrema. L'associazione in collaborazione con altre associazioni territoriali che si occupano di donne in situazione di svantaggio e povertà effettua un costante monitoraggio dei bisogni. Il monitoraggio evidenziava una scarsa sostenibilità dei percorsi esistenti di inclusione sociale per le donne e una scarsa attenzione al genere negli interventi (e nelle politiche di genere) di contrasto alle povertà estreme. L’intento da cui ha preso le mosse l’operazione è stato contribuire alla creazione di una strategia comune di inclusione delle donne in condizione di svantaggio tentando approcci integrati tra politiche per le PO, formazione, occupazione e altri servizi.

Obiettivi
In continuità con l’edizione precedente, l’operazione 2009-592/RER ha inteso: - Favorire l’inserimento nel lavoro e l’occupazione, con un approccio integrato e personalizzato, di soggetti meno tutelati e per i quali non esistevano altri strumenti di intervento a livello regionale e/o nazionale, attraverso l’offerta, in sostegno a quella che opera sui bacini di utenza regionale, di percorsi complessi di formazione e di accompagnamento all’ingresso nel mercato del lavoro, specifici per il “Il contrasto alla povertà e al rischio di esclusione sociale”; - Favorire la diffusione e trasferibilità di una strategia itinerante di rete per la sostenibilità dell’inclusione sociale in sinergia con il sistema di welfare locale, a favore di persone a rischio di esclusione sociale e in condizione di povertà, con particolare attenzione al genere femminile; - Valorizzare la logica di rete regionale, costituitasi nel precedente progetto (SIDonnemiliaromagna (2007-145/RER) e formalizzata con l'Accordo di “Rete regionale di sostenibilità dell'inclusione sociale di genere a favore di donne in condizione di svantaggio sociale”,

Attività
Progetto 1 TIROCINI DI QUALITÀ SIID (Attività corsuale): Realizzazione sui territori della Provincia di Piacenza e della Provincia di Modena di “Tirocini di qualità siid” destinati a donne a rischio di esclusione sociale, nella formula già sperimentata nella precedente programmazione sui territori di Forlì-Cesena e Piacenza (edizione del 2009). Progetto 2 CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTO alla STIRERIA E RIPARAZIONE CAPI (Attività corsuale): Realizzazione a Bologna di un percorso di formazione innovativo mirato a donne in condizione di svantaggio e di povertà, over 45, lavoratrici o ex lavoratrici straniere addette ai lavori di cura. Corso di 130 ore di aula e 60 ore di stage. L’offerta formativa è stata finalizzata al conseguimento delle abilità manuali e delle tecniche base necessarie alle U2/U3/U4 della qualifica Operatore dell’Abbigliamento. Le aziende dove realizzare gli stage sono state indicate e ricercate dal CNA Impresa Donna Emilia Romagna o della Lega delle Cooperative o dalla CdlM di Bologna e San Lazzaro di Savena oltre al laboratorio di sartoria “Il vestito di Piazza Grande” dell’Associazione Amici di Piazza Grande Onlus e da altri promotori e dalla rete. Le modalità di selezione per la frequenza del corso sono scaturite dalla valutazione delle schede di preiscrizione, allegate al Volantino di diffusione pubblicato sul sito dell’Ente gestore e diffuso presso i servizi sociali dei piani di Zona territoriali. Progetto 3 “AZIONI PER UNA STRATEGIA ITINERANTE DI SOSTENIBILITÀ DELL’INCLUSIONE SOCIALE DI GENERE A FAVORE DI UOMINI E DONNE ”: Coinvolgimento degli attori che sostengono il progetto e rafforzamento del lavoro di rete tra Comitato di Pilotaggio di Rete e attori sociali dei territori. Sono state attivate le seguenti tipologie di percorsi personali formativi e lavorativi di sviluppo per donne: a) supporto itinerante di primo contatto e di aiuto da effettuare nelle strade e nei luoghi di presenza del target; b) supporto di aiuto all’orientamento e accompagnamento socio-lavorativo, sostegno motivazionale (Bologna); c) “Interventi laboratoriali mirati”: (a) Laboratori di potenziamento di competenze trasversali: incontri di gruppo della durata di 3 ore rivolta alle tirocinanti (progetto Tirocini di qualità) della Provincia di Modena e Provincia di Piacenza; (b) Laboratori di scambio e dialogo tra le destinatarie/ i e giovani ragazze e ragazzi della Provincia di Forlì – Cesena realizzati con la collaborazione della Consigliera di parità di Forlì – Cesena sul tema del lavoro, lavoro femminile e inclusione sociale.

Risultati raggiunti
Diretti: Progetto 1: Provincia di Piacenza Attivazione di 3150 ore di tirocinio per una modalità di tirocinio formativo e di orientamento individualizzato e personalizzato in azienda dalle 150 alle 450 ore. La Provincia di Piacenza ha incaricato un proprio dipendente, che ha correttamente seguito gli iter normativi e applicativi dei tirocini attivati, l’Ente gestore ha incaricato un coordinatore e tutor dedicato. Si è dato corso alla raccolta delle domande e si sono individuate 9 donne a favore delle quali sono state reperite n. 7 aziende che hanno dato disponibilità di accoglienza e condiviso le modalità attuative del programma. Dal 16/02/2011 sono stati avviati N. 9 tirocini formativi, flessibili e diversificati, a favore di 8 donne italiane e 1 straniera. Provincia di Modena Attivazione di 2250 ore di tirocinio per una modalità di tirocinio formativo e di orientamento individualizzato e personalizzato in azienda dalle 150 alle 450 ore. Si è provveduto ad una raccolta delle domande di tirocinio nell’ambito dell’utenza dello sportello della Consigliera di Parità e di alcune realtà appartenenti alla Rete. Gli interlocutori locali, anche grazie a iniziative appositamente programmate in sede locale con l’Ente gestore e i referenti dei Piani di zona territoriali, hanno steso un piano dei lavori al fine di dare seguito gli iter normativi e applicativi dei tirocini formativi. Questa modalità ha permesso di realizzare uno stretto raccordo coi piani di zona e di selezionare le destinatarie in base alla loro situazione, con particolare attenzione alle donne in carico ai servizi sociali invianti (pubblici o privati) . Dal 04/03/2011 sono stati avviati N. 7 tirocini formativi, tutti a favore di donne straniere presso 7 diverse “aziende”. Il progetto 2 è stato avviato il 2 dicembre 2010 ed è terminato il 27.06.2011 (Bologna). Gli stage in azienda sono iniziati il 08.03.2011 e terminati il 27.06.2011. L’alto numero di richieste ha portato l’Ente a mantenere aperta un graduatoria di ingresso. Le destinatarie previste erano 12 mentre le allieve selezionate e poi iscritte sono state 14. Di queste tre si sono ritirate e sono state sostituite da tre nuove iscrizioni. 12 partecipanti hanno dato continuità alla frequenza mentre sono 10 le allieve che hanno superato il corso con attestato di frequenza. L’inserimento in stage è avvenuto per 10 allieve. Lo stage in azienda di 60 ore ha previsto l’indennità di frequenza e un’azione di tutoraggio sulla persona. Il progetto 3 ha avuto avvio 02/02/2010 ed è terminato il 30/12/2011 interessando i territori di Bologna e di Modena. Nel complesso, il progetto 3 ha offerto servizi itineranti mirati e diversificati ad 81 donne; per ciascuna donna si è provveduto a compilare una scheda individuale. Per meglio diffondere e mantenere la strategia di rete, si è realizzata una Newsletter SIID online mensile che ha riportato comunicazioni sul progetto 3 e sulle offerte formative e lavorative presenti sul territorio provinciale di Bologna.
Indiretti: Progetto 3 Report contenente la descrizione delle tipologie di profili e la modellizzazione operativa di due azioni/percorsi di accompagnamento una per gli uomini e una per le donne. 2 laboratori focali per la realizzazione delle azioni orientative di gruppo mirate, realizzati rispettivamente a Pavullo sul Frignano (MO) presso il Centro Servizi per la terza età “Francesco e Chiara” per un numero di 8 utenti, nonché a Bologna presso il CSV – Villaggio del Fanciullo per un numero di 14 utenti. 2 percorsi di aiuto mirato all’orientamento di gruppo a Pavullo sul Frignano (MO); ad uno dei percorsi hanno partecipato 12 donne mentre all’altro percorso hanno partecipato 4 uomini. 2 percorsi di aiuto mirato all’orientamento di gruppo a Bologna, presso la Camera del Lavoro – Sportello Donna; ad uno dei percorsi hanno partecipato 10 donne mentre all’altro percorso hanno partecipato 4 uomini. Prodotti realizzati: - Report fabbisogni orientativi della popolazione target; - Meta-lettura delle buone prassi a livello regionale; - Guida metodologica e kit strumenti per donne; - Guida metodologica e kit strumenti per uomini; - Schede partecipanti; - Questionari input, output partecipanti; - Questionari input monitoraggio, output operatori; - Piano di valutazione e monitoraggio; - Report finale di monitoraggio e di valutazione. - Prodotto finale a cura di Maria Assunta Serenari, denominato “Strategia itinerante di rete per la sostenibilità dell’inclusione sociale femminile”. La diffusione delle attività, dei prodotti e dei risultati ottenuti dal progetto, è avvenuta sul sito www.piazzagrande.it e sui siti degli enti e organizzazioni che sostengono il progetto (oltre 4.000 contatti), sul giornale di strada Piazza Grande scritto, redatto direttamente da persone senza dimora. Ce.Trans. Srl ha curato la supervisione scientifica del prodotto editoriale dell'intero progetto n. 3. Il prodotto finale è stato distribuito tra gli enti che hanno sostenuto l’operazione e diversi contatti di rete con cui l’ente ha intrapreso relazioni e contatti per la realizzazione dell’Operazione e verrà mantenuta la distribuzione anche per tempi successivi al termine dell’Operazione al fine di far conoscere e divulgare agli interlocutori del settore socio-assistenziale e del settore della formazione presenti sul territorio l’esperienza positiva realizzata. Brochure- volantini di presentazione del progetto 2 e della Fase 4 e 5 del Progetto 3 sono state inoltrate via e-mail alle principali strutture territoriali potenzialmente interessate ai servizi proposti (Centro per l’Impiego, Sportelli Comunali per il Lavoro, Servizi sociali, associazioni attive nel sociale, enti di formazione). A conclusione del progetto è stata organizzata la conferenza “Contrastare la povertà femminile”, che si è tenuta in data 19.03.2010, presso la sede della Regione Emilia-Romagna.

Elementi di successo
Le operazioni hanno prodotto un’innovazione di contesto in quanto hanno proposto una strategia itinerante di rete, operativa a livello regionale, che potesse costituire un appoggio per lo sviluppo di azioni a favore dell’inclusione sociale delle donne e di contrasto delle povertà femminili. Aspetti caratterizzanti sono: il coinvolgendo di una pluralità di soggetti, pubblici e privati, attivi nel territorio nei settori dell’’orientamento e dell’inserimento nel mercato del lavoro; la ricerca e l’azione di stimolo a favore di un’integrazione tra politiche di pari opportunità, politiche sociali, politiche attive al lavoro; una coprogettazione modulata a seconda delle differenti esigenze e potenzialità dei territori. I territori hanno messo in campo diversi tipi di servizi (es. sportello donna della CGIL, centri per l’impiego per le azioni necessarie e specializzate nel collocamento mirato di soggetti svantaggiati) e hanno realizzato, in maniera differenziata, il collegamento tra servizi. Un valore aggiunto dell’operazione, di natura indiretta, risiede nelle professionalità che sono state messe in gioco grazie alla logica della rete e all’ampio partenariato coinvolto. Innovativa è l'idea di percorsi appositamente progettati per uomini in situazione di marginalità che spesso non trovano riscontro nei servizi che offrono percorsi orientativi specialistici costituisce un ulteriore elemento di trasferibilità innovativa del progetto. Si possono considerare innovazioni di prodotto, con valenza di genere (diretta o indiretta): la realizzazione di tirocini di qualità come strumento per affrontare la questione politiche femminili e povertà e quindi l’aver accolto l’esigenza di leggere la formazione in ottica di genere; la creazione di uno sportello per l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro rivolto alle donne che costituisce una sorta di servizio intermedio per l’occupazione, non riconducibile né al lavoro delle assistenti sociali né al lavoro dei centri per l’impiego. A livello di processo si segnala il coinvolgimento delle consigliere di parità. Strategico è stato coltivare il dialogo e la collaborazione con le consigliere di parità. L’intuizione ha trovato il consenso di tutte le consigliere provinciali per le quali l’operazione ha costituito un percorso caratterizzato da sperimentazione. Le ricadute delle operazioni non hanno riguardato solo la figura istituzionale delle consigliere di parità ma anche altre istituzioni e le aziende. Alcune istituzioni hanno continuato a lavorare con alcuni dei partner.

Elementi di criticità
Uno degli elementi di maggiore criticità è quella della carenza di risorse economiche degli enti da cui deriva, a dispetto delle volontà, una minore disponibilità degli enti. Grazie al finanziamento della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna è stato possibile sriproporre alcune delle attività che nel corso degli anni sono state attivate come sportello di aiuto e orientamento alle donne, i corsi di stireria e corsi artigianali; lo sportello individuale. Ma si segnala che in mancanza di risorse diventa difficile sempre più coinvolgere gli attori che hanno partecipato al progetto.




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