PUBBLICATO IL RAPPORTO EQUINET 2013

Equinet ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale 2013, evidenziando la maggiore attenzione al tema del genere nell’ambito dei lavori della rete, e il suo contributo alla revisione della Commissione Europea delle direttive anti-discriminazione. La relazione contiene anche informazioni sui progressi compiuti per rafforzare gli scambi politici con le istituzioni dell’Unione europea e gli altri soggetti interessati, e per sostenere in modo efficace il lavoro degli organismi nazionali per la parità.

PER APPROFONDIRE

RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE DEI BAMBINI

La povertà infantile e l’esclusione sociale è una delle principali sfide per l’Unione europea; a seguito della raccomandazione del febbraio 2013 che la Commissione europea ha emanato sul tema “Investire nei bambini: rompere il circolo vizioso dello svantaggio”, è stata di recente pubblicato il rapporto “Investire nei bambini: Rompere il ciclo di svantaggio – Uno studio di politiche nazionali”. Questa relazione di sintesi è stata prodotta dalla Rete Core Team della Rete europea di esperti indipendenti sull’inclusione sociale, sulla base delle relazioni degli esperti indipendenti che coprono l’28 Stati membri dell’UE. La pubblicazione riunisce i principali risultati delle analisi di ogni Paese e su questi basa una serie di proposte concrete per far progredire l’attuazione della raccomandazione sia a livello nazionale che comunitario.

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L’UGUAGLIANZA NEL MONDO DEL LAVORO IN EUROPA

Nuovo rapporto pubblicato dalla Commissione europea su “L’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro: conciliare lavoro, vita privata e familiare in Europa”. I temi trattati ed analizzati nel rapporto sono i tassi di partecipazione alla forza lavoro di uomini, donne e genitori, l’orario di lavoro, la cura dei figli, la conciliazione lavoro e famiglia per genitori single, le disuguaglianze di genere nella transizione  alla scuola al lavoro, e altro ancora.

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La violenza sulle donne

La European Union Agency for Fundamental Rights ha realizzato una interessante indagine relativa al tema della violenza sulle donne nell’ambito dei 28 Stati membri dell’Unione Europea. L’indagine si basa su 42.000 interviste realizzate a livello europeo nelle quali sono state raccolte le esperienze di violenza fisica, sessuale e psicologica sulle donne, compresi i casi di violenza domestica.

Per approfondire

Il monitoraggio delle Aree della Piattaforma di Pechino nell’Unione Europea

L’EIGE, Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, ha pubblicato il volume sui progressi degli Stati Membri nell’ambito dell’area H della Piattaforma di Pechino. Tra le sue attività, infatti, l’EIGE che ha il compito di aiutare le istituzioni europee e gli Stati membri a integrare il principio di uguaglianza nelle loro politiche e a lottare contro la discriminazione fondata sul sesso, supporta le diverse Presidenze dell’Unione Europea nel monitoraggio di specifiche aree della Piattaforma di Pechino.

Per saperne di più o scaricare l’ultimo rapporto

Le difficoltà delle donne italiane nell’accesso alle carriere: inchiesta sul lavoro femminile

(Lidia Baratta e Allegra Salvadori, Linkiesta, 1 Aprile 2014)

In Italia sono davvero poche le donne che arrivano sul “podio”, nei ruoli dirigenziali del settore pubblico o nei consigli di amministrazione delle aziende. Il nostro Paese sembra non essere capace di valorizzare adeguatamente le donne: a preoccupare sono non solo i fatti di cronaca, ma anche i dati e le statistiche che dimostrano l’intensità di quest’arretratezza.

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Le quote di genere nei CdA delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni

Il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio a un anno dall’approvazione del decreto “Quote di genere” ha presentati i risultati dell’attività di monitoraggio e vigilanza sull’applicazione delle quote di genere nei CdA delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale, costituite in Italia e non quotate sui mercati regolamentati.

Il Decreto attua la legge 120 del 2011 per cui le società pubbliche devono prevedere nei propri statuti che la nomina degli organi di amministrazione e di controllo sia effettuata in modo da garantire al genere meno rappresentato almeno un terzo dei componenti di ciascun organo sociale.

Per approfondire collegati al sito del Dipartimento

EU Gender Equality Law – Update 2013

La Commissione Europea ha commissionato nell’ambito del Programma PROGRESS la realizzazione della pubblicazione EU Gender Equality Law, il cui obiettivo è quello di presentare una panoramica relativa alla legislazione sulle pari opportunità di genere a livello Europeo.

Scarica il rapporto

Lavoro, quel fattore D che può trainare la crescita

(Corinna De cesare, La 27ora, Corriere della sera, 3 aprile 2013)

Mentre  l’OCSE ci bacchetta per la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro (siamo terz’ultimi davanti a Turchia e Messico) comincia ad apparire qualche segnale in controtendenza: aumento secondo l’ISTAT dell’occupazione femminile nel mese di febbraio (+0,5%), mentre l’occupazione maschile è scesa del 2% su base annua.

Per approfondire

La Strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015

(COM/2010/0491 definitivo)

Il documento illustra il programma di lavoro della Commissione europea in materia di pari opportunità di genere per il periodo 2010-2015. Annesso alla strategia è il documento che indica le azioni individuate per la sua implementazione.

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