PRATICHE DI GENERE

N°141

Analisi dei bisogni di conciliazione dei tempi in due coorti mirate di donne in aree rurali e individuazione di strategie migliorative dei servizi e dell’opportunità


Soggetto attuatore
Synergia S.r.l.

Ambito
Conciliazione dei tempi in ambito lavorativo

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni rivolte al sistema di governo
Azioni rivolte al sistema dei servizi

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Disoccupati/e
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)
Altro: stakeholders locali

Partnership
• Comunità comprensoriale del Burgraviato • Comunità comprensoriale dell’Alta Val d’Isarco • Comuni di: Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, Rifiano, Scena, San Martino in Passiria, Caines, Campo di Trens, Freienfeld, Associazione Rete donne-lavoro • Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali - Provincia Autonoma di Bolzano; Ripartizione 24

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
150.000,00 Euro
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Gennaio/2013

Data fine
Febbraio/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Luigi
Cognome: Mauri
E-mail: synergia@synergia-net.it
Telefono: 02 72093033

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Negli ultimi anni uno dei nodi centrali delle politiche familiari territoriali è quello della conciliazione della sfera familiare con quella professionale, soprattutto per le donne che spesso si trovano in difficoltà nell’armonizzare la vita lavorativa con quella privata. Nonostante la fase di crisi economica non sia ancora superata, viene registrato negli ultimi anni un sostanziale aumento delle donne occupate. Per questo motivo si ritiene fondamentale migliorare le politiche di conciliazione famiglia-lavoro. Questa non deve essere considerata una questione prettamente riguardante le donne isolatamente, bisognerebbe uscire da questa prospettiva per considerare la questione come più globale. Il tema della conciliazione riguarda tutta la sfera famigliare, in quanto ciò che interessa le donne/madri ricade di riflesso sul sistema famigliare a cui fanno capo.

Obiettivi
Obiettivi del progetto sono favorire la conciliazione lavoro-vita familiare per le donne con carichi di cura a rischio di esclusione/preclusione dal mercato del lavoro, individuando con studi qualitativi i fattori di rischio, le strategie di fronteggiamento, il ricorso alle politiche pubbliche e i miglioramenti di policies necessari. Il progetto punta, infatti, ad individuare linee guida strategiche per l’implementazione di modifiche/innovazioni nelle reti dei servizi e delle opportunità territoriali, sulla base delle risorse esistenti e dei bisogni rilevati. La scelta di Comuni caratterizzati da andamento demografico debole assume un grande valore strategico: favorire la conciliazione tra vita privata e vita lavorativa è uno dei fattori in grado di contrastare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione e di spopolamento delle aree rurali della provincia, nonché di favorire la dinamicità del mercato del lavoro per le donne, anche in aree prevalentemente rurali.

Attività
Le attività previste dal progetto sono: 1) Analisi socio-economica di sfondo e di dotazione infrastrutturale e tecnologica dei territori coinvolti. Si tratta di intercettare quelle fasce di popolazione femminile che, laddove inserite nel mercato del lavoro, normalmente più si trovano a dover fronteggiare problematiche organizzative di conciliabilità famiglia-lavoro internamente al nucleo, sia per la presenza di anziani non più autosufficienti di cui prendersi cura (a domicilio o a distanza) sia per la presenza di figli ancora conviventi nel nucleo di origine, o ancora per la presenza di figli piccoli. Laddove, invece, queste donne non siano inserite nel mercato del lavoro, tale posizionamento può non rappresentare tanto una scelta, quanto una mancanza di opportunità di integrazione nei vari comparti del sistema produttivo. Si valuterà, poi, anche il possibile apporto che può venire dalla capacità di utilizzo di risorse tecnologiche a supporto dell’inserimento lavorativo. 2) Interviste semi-strutturate a donne in età attiva residenti, che rientrano in due fasce d'età (30-39 anni; 50-59 anni) che sopportano forti carichi di cura e rischiano quindi di non entrare/uscire e di rimanere poi escluse dal mercato del lavoro; 3) Interviste in profondità ad esperti di politiche di conciliazione, a stakeholders locali e ad amministratori dei servizi a supporto della conciliazione, in qualità di testimoni privilegiati per comprendere quanto le politiche pubbliche e le opportunità del mercato riescano a rispondere. ai bisogni emersi dalle interviste alle donne e quali esigenze di conciliazione rimangano tuttora insoddisfatte; 4) Workshop dedicato all'individuazione delle innovazioni di polizie per la conciliazione e 'inclusione lavorativa delle donne in aree similmente caratterizzate.

Risultati raggiunti
Indiretti: L'auto-addossamento, ovvero la tendenza a farsi direttamente carico dell'attività di cura familiare e domestica, è un tratto culturale tipico delle donne residenti in aree rurali. Vi è una forte asimmetria di ruolo tra uomo e donna, sia in ambito lavorativo che in ambito domestico (cura della casa e dei figlia carico della donna); Non viene lamentata la scarsità di lavoro, quanto piuttosto le condizioni lavorative: il numero di ore e la scarsa flessibilità che rendono difficile la conciliazione con gli orari di altre strutture/servizi, Vi è una scarsa propensione ad utilizzare strutture di assistenza per la prima infanzia, mentre, per lo meno a livello ipotetico, vi è maggiore disponibilità a ricorrere a servizi di assistenza di cura di persone anziane. In termini di suggerimenti per le politiche di intervento emergono le seguenti esigenze: - Attività di sensibilizzazione, con l'obiettivo di sradicare gli stereotipi di genere e puntare alla costruzione di una genitorialità condivisa (superando quindi l'equivalenza donna/ famiglia); - Riqualificazione del lavoro flessibile e part-time da non intendersi come misure squalificanti e demansionate pensate esclusivamente per le donne; - Ripensamento degli orari delle strutture per l'infanzia e riqualifica dei servizi in termini di settore educativo (non solo socio-assistenziale); - Elaborazione a livello provinciale (con il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati) di un Piano locale dei tempi per favorire la conciliazione tra scuola, lavoro e servizi. Il 21 febbraio 2014 è stato organizzato un incontro di presentazione dei risultati finali dell’indagine (http://www.donne-lavoro.bz.it/download/284dextPTo2LZ.pdf)

Elementi di successo
Il progetto sviluppa un’attenta analisi dei fabbisogni di conciliazione delle donne in due territori rurali, agendo sul presupposto che supportare la conciliazione costituisca uno dei fattori in grado di contrastare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione, intende studiare i fattori di rischio di esclusione lavorativa delle donne in età attiva residenti in comuni a debole andamento demografico che rientrano in due fasce d’età (30-39 anni; 50-59 anni) “cruciali” per il loro rapporto con le reti di servizi e per i pesanti carichi di cura.

Elementi di criticità
Non sono emersi criticità e difformità tra risultati attesi e raggiunti




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