PRATICHE DI GENERE

N°142

Bambini e bambine nella scuola dell’infanzia: a scuola di pari opportunità.


Soggetto attuatore
Associazione GEA Verein

Ambito
Pari Opportunità e inclusione sociale

Tipologia/e di azione
Azione di sistema
Azioni di supporto ai sistemi della formazione/istruzione/lavoro

Destinatari
Sia uomini che donne oppure non specificato
Studenti/studentesse
Altro: Insegnanti

Partnership
• Libera Università di Bolzano

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo

Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Giugno/2009

Data fine
Dicembre/2010

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Gabriella
Cognome: Kustatcher
E-mail: frau.gea@virgilio.it
Telefono: 0471-513399

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Nella Provincia di Bolzano permangono evidenti differenze di genere, ancora non si è riusciti a colmare i gender gap, come rilevano gli indicatori principali del mercato del lavoro, quelli relativi alla segregazione orizzontale e verticale e alle differenze retributive. I dati della ricerca Maschi e Femmine: la cura come progetto di sè (Mapelli, Piazza, Franco Angeli, 2002) riportano come gli adolescenti altoatesini vivono ancora in un contesto fortemente polarizzato sugli stereotipi di genere, come testimonia anche l’analisi dei due quotidiani locali negli ultimi anni (Alto Adige e Dolomiten). In molte province italiane (vedi per esempio Torino, progetto Equal per il sessennio 2000 - 2006) si è cominciato già nello scorso sessennio a lavorare sui temi delle pari opportunità con i/le bambini e gli/le insegnanti delle scuole dell’infanzia sia in un’ottica di genere che rispetto alle pari opportunità come risorsa di non discriminazione verso qualunque diversità per incentivare e offrire strumenti di lavoro affinché la scuola diventi veramente luogo di apprendimento della non discriminazione.

Obiettivi
e finalità generali del progetto sono in linea con il 5° obiettivo della Road Map della Commissione Europea: “Eliminare gli stereotipi di genere nell’istruzione, nella formazione e nella cultura”. L’intervento si struttura in una ricerca che mapperà le competenze delle/degli insegnanti delle scuole dell’infanzia sui temi degli stereotipi di genere. Il progetto intende agire sui meccanismi di strutturazione e propagazione degli stereotipi per rendere i programmi pedagogici e didattici più aggiornati e comprensivi in un’ottica di integrazione che possa permettere ai bambini e alle bambine di scegliere più consapevolmente il proprio futuro di donne e di uomini, sia per quanto riguarda la loro professione, che la loro vita privata e famigliare.

Attività
Fase1: analisi bibliografia e costruzione modelli di rilevazione. Fase 2: la ricerca prevede diverse fasi:3 osservazioni per sezione: osservazione del/la bambino/a e del gruppo classe in tre momenti diversi della giornata. Intervista a tutti gli/le insegnanti: in particolare ci interessa mettere a fuoco la salienza del tema nella pratica professionale. Intervista a responsabili significativi: per conoscere orientamento e linee guida operative. Gioco con i gruppi classe. Fase 3: elaborazione dati. Fotografie, documentazione scritta dell’osservazione (griglia da modello Tavistock Clinic, Londra), documentazione delle interviste tramite report di ricerca. Indicizzazione, conteggio e misurazione dei dati a produrre la griglia di competenze ed esigenze formative. Fase 4: restituzione ai partecipanti. Sono previsti incontri specifici di restituzione agli/alle insegnanti che hanno partecipato alla ricerca, alle dirigenze, ai genitori dei bambini coinvolti. Fase 5: mappatura delle competenze serve a definire quali siano le competenze presenti negli educatori coinvolti, quali le aree di forza e quali i punti che necessitano di sviluppo. Fase 6: diffusione dei risultati.

Risultati raggiunti
Indiretti: La ricerca, svolta da novembre 2009 ad aprile 2010, è stata realizzata all’interno di tre scuole dell'infanzia della Provincia (Gulliver e Girasole di Bolzano e il Kindergarten di Maranza) con la curiosità di esplorare le conoscenze delle/degli insegnanti sui temi degli stereotipi di genere. Il materiale raccolto ha riguardato tre ambiti: l'osservazione della classe, la proposta di un gioco, le interviste alle insegnanti e alle coordinatrici. L'insieme dei dati osservati ha mostrato in modo chiaro come i bambini e le bambine della scuola dell'infanzia siano già capaci di cogliere le differenze tra maschi e femmine e di assimilarsi al modello dominante di genere o di ribellarsi ad esso. Gli insegnanti possono essere più o meno consapevoli di quello che accade, più o meno consapevoli dei modelli che propongono e dei comportamenti che sanzionano o gratificano, delle possibilità che lasciano aperte o che chiudono. E’ stata realizzata una mappatura delle competenze con l’individuazione di tre aree di competenza principali: • competenze metodologiche, • competenze comunicativo-relazionali, • competenze di pedagogia della differenza di genere. Ne è emerso che le competenze più consolidate afferiscono all’area metodologica e comunicativa, mentre quello che riguarda la conoscenza, la riflessione e la proposta attiva all’interno del lavoro coi bambini e le bambine di un’ottica di genere sono quelle più sguarnite e la necessità di valorizzare la figura professionale prima di tutto tra il corpo docente e successivamente esportare queste riflessioni all’esterno, con i genitori e le altre istituzioni educative. E’ stato realizzato il rapporto di ricerca “ A SCUOLA DI PARI OPPORTUNITÀ”, presentato dall’Assessore all'edilizia abitativa, cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana e distribuito agli insegnati delle scuole che vi hanno preso parte. Il progetto è stato pubblicizzato su alcune riviste del territorio (www.provincia.bz.it/usp/service/286.asp?&somepubl_action=300 e http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/filesroot/Documents/Comunicati/FareScuolaBZ.pdf). Inoltre il rapporto è fruibile contattando Intendenza scolastica italiana (0471 411313 - http://www.provincia.bz.it/intendenza-scolastica).

Elementi di successo
Tra i fattori di successo del progetto è possibile evidenziare la grande partecipazione degli insegnanti coinvolti che hanno manifestato l’interesse ad approfondire la tematica e di sviluppare successivamente attività formative sui temi degli stereotipi di genere. Il progetto è interessante poiché punta all’eliminazione degli stereotipi di genere partendo dalla scuola e dai percorsi didattici che molto spesso, ripropongono e trasmettono modelli stereotipati. Lavorare con gli insegnanti per promuovere l’eliminazione di tale stereotipi risulta essere fondamentale per proporre fin dalle scuole dell’infanzia modelli più flessibili, che valorizzino le differenze e aiutino i bambini e le bambini di oggi a crescere senza condizionamenti di genere.

Elementi di criticità
Non sono emerse particolari difficoltà nella realizzazione del progetto.




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