PRATICHE DI GENERE

N°175

A.A.A. Lavori in corso a Torino


Soggetto attuatore
Cooperativa Orfeo

Ambito
Diritti umani, prevenzione e contrasto alla violenza di genere
Pari Opportunità e inclusione sociale

Tipologia/e di azione

Destinatari
Solo donne
Categorie Svantaggiate: Solo donne vittime di violenza (fisica, psicologica, economica, tratta, ecc)

Partnership
PARTNER DEL PROGETTO Unione dei Comuni Nord Est Torino, UNIONE NET - Settimo Torinese Associazione Donne&Futuro ONLUS – Torino RETE ATTIVATA Associazione Uscire dal Silenzio - Settimo Torinese

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
€ 173.016,00
Fondi Strutturali: FSE 2007-2013 Ob. 2 Asse II

Data inizio
Novembre/2012

Data fine
Maggio/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Erika
Cognome: Tolasi
E-mail: erika.tolasi@cooporfeo.it
Telefono: 011 6993418/9

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
La violenza contro le donne e in particolare quella domestica è un problema internazionale ed europeo. Dagli studi effettuati sulla violenza di genere risulta che in Europa una donna su quattro ha subito atti di violenza fisica almeno una volta nella loro vita adulta e che più di una donna su 10 ha subito violenze sessuali che comportano l’uso della forza. Per quanto attiene l’Italia la ricerca Istat del 2007 ha confermato che una donna su tra ha avuto a che fare con a violenza almeno una volta nella sua vita. Da un’indagine del 2006-2007 effettuata in Piemonte emergono oltre 19.000 denunce per violenza. Questi dati, pur non confrontabili per metodologie diverse di rilevazione, per tempi e territori diversi hanno certamente un unico comune denominatore: confermano che il fenomeno della violenza è ancora poco conosciuto in quanto si pensa che solo il 5% delle donne decide di denunciare la violenza. Tutto ciò premesso e considerato che il progetto interesserà essenzialmente la provincia di Torino, si ritiene opportuno fornire i dati riferiti all’attività del CENTRO DI ASOCOLTO HELP GESTITO DALL'ASSOCIAZIONE DONNE&FUTURO che offre servizi a 360 gradi alle donne vittime di violenza principalmente residenti/domiciliate in Torino e provincia. Da maggio 2006 a fine dicembre 2011, 464 donne si sono rivolte al centro di ascolto Help per chiedere aiuto (125 nel 2010 e 126 nel 2011). Se si considerano anche i loro figli, l’associazione ha assistito 991 persone (267 nel 2010 e 287 nel 2011). In dettaglio emerge che: - risultano coniugate il 44%, conviventi il 10%, separate divorziate il 17%, nubili il 23%; - il 75% è residente in Torino, il 23% in provincia - il 63% delle donne sono di nazionalità italiana, il 16% sono europee, il 9% dell’America latina e l’8% magrebine - il 51% delle donne sono disoccupate rispetto a circa il 40% ce viceversa ha una forma di lavoro - il 53% delle donne è stata segnalata dalla rete territoriale (servizi sociali, asl, ospedali, forze di polizia, 1522, ecc) - il 48% ha fruito della consulenza legale, il 19% della consulenza psicologica (complessivamente oltre 431 sedute: mediamente circa 5 pro capite) Nello specifico, con riferimento al progetto risulta interessante DATO DELLA DISOCCUPAZIONE: nel 2010 e nel 2011 si sono rivolte al Centro di Ascolto Help 120 donne disoccupate (60 per ogni anno)

Obiettivi
Le condizioni affinché l’intero percorso possa essere riconosciuto valido dalla Regione Piemonte prevedono la frequenza di almeno i 2/3 delle ore individuali e di gruppo e il completamento dei due mesi di tirocinio esplorativo. Nello specifico la donna ha dovuto sostenere almeno: • 70 ore di orientamento individuale • 16 ore di orientamento di gruppo • 2 mesi di tirocinio esplorativo • l’impegno mensile è stato di almeno 40 ore tra attività individuali di orientamento e tirocinio E’ stata previsto un’indennità di partecipazione al percorso corrisposta solo con l’assolvimento effettivo delle attività sopra indicate.

Attività
A.A.A LAVORI IN CORSO A TORINO ha proposto PERCORSI DI SOSTEGNO ATTIVO ALL’ORIENTAMENTO E AL REINSERIMENTO LAVORATIVO DI 18 DONNE VITTIME DI VIOLENZA Le donne vittima di violenza (di ogni genere: fisica, psicologica, sessuale, economica) a cui si è rivolto potevano essere: • con denuncia in corso • in carico ai servizi che riconducono la donna ad una condizione di vittima (relazione). I servizi segnalanti: - UNIONE NET - ASSOCIAZIONE DONNE&FUTURO LA PRESELEZIONE L’obbiettivo di questa fase è stato quello di individuare di 18 donne vittime di violenza fortemente motivate e pronte all’inserimento lavorativo, in grado di sostenere un percorso personalizzato, della durata di 8 mesi. Il percorso è stato così strutturato: a) 100 ore di orientamento individuale b) 24 ore di gruppo c) 2 mesi di tirocinio esplorativo d) 4 mesi di tirocinio professionalizzante In preselezione abbiamo visto 30 destinatarie, di cui 21 sono state avviate al percorso, ne abbiamo sostituite 3 e in 18 hanno concluso il percorso.

Risultati raggiunti
Diretti: RISULTATI QUANTITATIVI Delle 21 donne che hanno partecipato al progetto: 10 occupate - 5 nella stessa azienda di tirocinio - 3 presso azienda diversa - 2 con attività di autoimpiego 11 disoccupate in ricerca lavoro • 4 possono partecipare a garanzia giovani Piemonte • 4 si ricongiungono con famiglie d’origine (1 Marocco, 1 Polonia, 1 Romania, 1 Calabria) • 1 ha cambiato territorio di residenza (trasferimento in altra comunità alloggio) • 2 in ricerca attiva del lavoro RISULTATI QUALITATIVI La complessità del percorso ha fatto sì che tutte le destinatarie abbiano acquisito gli strumenti necessari per una ricerca attiva, autonoma e consapevole del lavoro. Ciascuna destinataria, inoltre, ha avuto la possibilità di sperimentarsi in ambiti lavorativi coerenti con il proprio obiettivo professionale e di poter valutare le singole esperienze vissute insieme ad una case manager esperta di orientamento, che le ha guidate per tutta la durata del progetto.
Indiretti: Oltre ai risultati occupazionali, ogni destinataria ha dimostrato di aver: - Aumentato la fiducia in se stessa rendendosi maggiormente autonoma nella ricerca attiva di lavoro - Aumentato le proprie capacità organizzative - Aumentato la propria consapevolezza Cambiato l’aspetto fisico, maggiore attenzione alla cura di sé.

Elementi di successo
A. Accurata selezione delle destinatarie da parte dei servizi invianti: era necessario che le donne selezionate: - fossero motivate, pronte all’inserimento lavorativo e in grado di reggere un percorso lungo e impegnativo. - avessero già affrontato in modo “sociale” la propria condizione di maltrattata. B. Percorso orientativo personalizzato della durata di 8 mesi e gestito da una case manager donna: il lungo periodo avuto a disposizione per la realizzazione del progetto è stato fondamentale per provare e riprovare a trovare equilibri, sperimentare un posizionamento diverso, visioni diverse. Inoltre, la figura femminile della case manager, unica per tutto il percorso, ha garantito una continuità alla relazione, l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, complicità e possibilità di specchiarsi nel “genere”. C. Percorso orientativo di gruppo, focalizzato sullo sviluppo delle proprie risorse: ha permesso di sperimentarsi in una “palestra sociale” protetta, imparando ad “essere nel mondo”, attraverso il “come se fosse” e utilizzando la capacità del gruppo di rendersi “specchio”. Il gruppo di sostegno focalizzato sull'empowerment delle capacità professionali ha permesso di lavorare su aspetti di mutualità, utilizzando il confronto "fra pari". D. L’inserimento lavorativo è stato gestito proponendo due fasi di tirocinio: 1. Tirocinio osservativo, della durata di 2 mesi e finalizzato alla socializzazione al lavoro. Ha favorito: - la sperimentazione di figure professionali e mansioni individuate durante il percorso orientativo iniziale; - il graduale (re)inserimento nel mondo del lavoro per destinatarie che erano inoccupate o fuori dal mercato del lavoro da qualche tempo. 2. Tirocinio professionalizzante, della durata di almeno 4 mesi e finalizzato all’inserimento lavorativo. Ha favorito: - il progressivo inserimento nel medesimo contesto lavorativo del primo tirocinio osservativo, se valutato idoneo e coerente con l’obiettivo professionale della destinataria; - l’acquisizione di competenze sempre più approfondite e specifiche di una medesima professione/mansione; - la possibilità di cambiare contesto lavorativo, laddove il primo è stato valutato non idoneo per la destinataria. E. Erogazione dell’incentivo alla partecipazione: la contribuzione mensile a fronte dell’impegno delle destinatarie è stata fondamentale per la buona riuscita dei percorsi: aiuta a sperimentare da subito un certo grado di autonomia economica e di gestione del denaro a fronte di impegno e costanza. In qualche caso è stata essenziale per permettere alle donne di spostarsi e recarsi presso il luogo di lavoro e/o sede di attività di orientamento.

Elementi di criticità
Non sono stati evidenziati particolari elementi di criticità.




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