PRATICHE DI GENERE

N°246

ISIDE, donne al lavoro


Soggetto attuatore
IRIGEM - SOCIETA' COOPERATIVA

Ambito
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo
Percorsi integrati per la creazione di impresa

Destinatari
Solo donne
Disoccupati/e
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership
• Provincia di Vicenza • CGIL (Conferderazione Generale Italiana del Lavoro) di Vicenza • CISL Unione sindacale territoriale di Vicenza • UIL Unione Italiana del Lavoro • Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto (CPV) • Media Service Srl

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
265.484,73
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Dicembre/2008

Data fine
Giugno/2010

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Caterina
Cognome: Bizzotto
E-mail: irigem@irigem.it
Telefono: 0424/85573

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Iside dea del focolare, incarnazione della fedeltà e della devozione, in seguito, come vuole la leggenda, donna che estende il suo potere sull'universo: Iside come figura e metafora per una declinazione attuale del ruolo della donna all'interno della realtà produttiva ed economica della vita moderna, per un progetto che trova la sua contestualizzazione nelle dinamiche sociali costruite sulla partecipazione della donna al mondo del lavoro. Le donne, infatti, si presentano oggi come un soggetto articolato e fortemente dinamico, protagonista essenziale di un cambiamento che investe anche il mondo del lavoro; per comprenderne la portata è necessario valutarla in relazione all'affermarsi di una nuova soggettività femminile. Come risulta dal Rapporto di Ires Cgil, nella palude della precarietà ci finiscono soprattutto le donne, costrette a contratti instabili più di quanto non succeda ai loro colleghi uomini. Più della metà delle giovanissime occupate hanno un contratto atipico e lo stesso accade a quasi il 26% delle "under 34", oltre a ciò con una probabilità inferiore a quella già bassa dei precari uomini di riuscire a trasformare il contratto atipico in un impiego stabile.

Obiettivi
Il progetto è finalizzato da un lato a sostenere l’reinserimento/permanenza nel mondo del lavoro delle donne partecipanti e dall'altro ad affrontare a livello di sistema, soprattutto con attività di informazione e diffusione, gli ostacoli verso l'occupazione femminile, per ciò che attiene al contesto provinciale di Vicenza. Il progetto ha l'obiettivo generale di abbattere, nel sistema socioeconomico di riferimento, le attuali barriere del mercato del lavoro femminile, e richiede il superamento delle divisioni negli ambiti di competenza afferenti alle politiche sociali e del lavoro attraverso la sperimentazione di nuove prassi integratrici alla luce anche dell'approccio globale al problema delle pari opportunità. Un punto importante e qualificante del progetto è la possibilità di costruire percorsi "ad hoc" individuando gruppi di donne dagli obiettivi e dalle problematiche similari. Infatti bisogna consentire una taratura dei contenuti didattici in modo da rispettare durante i percorsi formativi le attese delle partecipanti.

Attività
Con il progetto "ISIDE: donne al lavoro" si strutturano azioni orientative/formative volte a mettere in rilievo l'unicità e irripetibilità di ogni autentico percorso di crescita orientata alla vita lavorativa nel quale diviene vincente la ricerca di quelle strategie di pensiero e di azione, che consentono di dare un significato a se stessi e al proprio mondo. Questa capacità di scoprire, attribuire, modificare significati nei confronti del sé e degli altri, si realizza sempre all'interno di contesti definiti e sul piano operativo si contestualizza in un insieme di interventi informativi/orientativi, formativi, di accompagnamento al lavoro anche attraverso stage e tirocini. A livello esemplificativo, segue la strutturazione di un intervento (PAI), tenendo conto che la centratura sul soggetto è un assunto rilevante nell'ambito del progetto e che quindi per ogni singolo PAI sarà studiato un intervento personalizzato e calibrato sulle esigenze e sulle prospettive della singola beneficiaria: Interventi orientativi/informativi; percorsi formativi per l'acquisizione di competenze; Interventi di accompagnamento/stage/tirocinio, visite aziendali; A livello di impostazione metodologica importante sarà la figura del Case manager, che concorderà con la partecipante il Piano di azione Individuale -- PAI, strumento negoziale per definire percorsi di reinserimento personalizzati. Si prevede una fattiva integrazione con il progetto del CPV P.A.R.I. attivo nel territorio, attraverso la reciproca segnalazione di opportunità progettuali ai potenziali utenti.

Risultati raggiunti
Diretti: Sono stati 60 i PAI programmati in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Bassano del Grappa e gli altri partner di progetto. Complessivamente sono state, invece, 75 le partecipanti al progetto (numero superiore a quanto inizialmente preventivato), ciascuna delle quali ha fruito di 20 ore di colloqui di orientamento/bilancio delle competenze. Sono stati 13 (25 ore ciascuno) i percorsi formativi attivati, di cui 2 per l’avvio di una attività imprenditoriale autonoma. Infien, sono stati attivati percorsi di accompagnamento al lavoro/tirocini della durata di 39 ore. Sono stati realizzati 65 tirocini in 57 aziende del territorio. Nel periodo di conclusione del progetto erano 24 le donne che stavano svolgendo una attività lavorativa,

Elementi di successo
Tra gli elementi di successo si evidenzia l’azione di diffusione volta alla costruzione di reti e sportelli territoriali stabili di outplacement. A tal fine Il partenariato ha creato sinergie tra soggetti istituzionali (Provincia e Camera di Commercio),il sistema delle Associazioni di Categoria, e il mondo della formazione. Attraverso gli sportelli del Centro per l'Impiego, la Provincia si è occupata della individuazione dei beneficiari e informato i potenziali beneficiari e aziende sulla presenza di operatori che si occupano in modo specifico della ricollocazione delle lavoratrici e dei servizi che questi possono offrire.

Elementi di criticità
Alcune delle criticità evidenziate sono relative a questioni burocratiche, in particolare per ciò che concerne il trattamento dei dati delle partecipanti al progetto.




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