PRATICHE DI GENERE

N°248

WHAT WOMEN WANT


Soggetto attuatore
CESCOT VENETO

Ambito
Creazione di impresa e sviluppo dell’imprenditorialità femminile
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo
Percorsi integrati per la creazione di impresa

Destinatari
Solo donne
Disoccupati/e

Partnership
• ENTE BILATERALE REGIONALE DEI SETTORI COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI • CONFESERCENTI DI PADOVA • ASCOM - ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI TURISMO E SERVIZI - PICCOLA E MEDIA IMPRESA DELLA PROVINCIA DI PADOVA • ASCOM SERVIZI PADOVA SPA • ENTE BILATERALE DELLA PROVINCIA DI PADOVA • PROVINCIA DI PADOVA - SETTORE LAVORO E FORMAZIONE

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
179.945,97
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Maggio/2009

Data fine
Luglio/2010

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Daniela
Cognome: Saccardini
E-mail: d.saccardini@cescotveneto.it
Telefono: 049.8698651

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
La distribuzione settoriale dell'occupazione in Provincia di Padova vede la prevalenza delle attività del commercio, del turismo e dei servizi: in esse si concentra infatti più del 55% del totale degli occupati. In valore assoluto gli occupati nel territorio sono in prevalenza nelle attività commerciali, alberghiere e della ristorazione. Tuttavia l'insieme dei servizi alle imprese presenta una incidenza pressoché analoga, mentre è in crescita il settore dei servizi destinati alle persone. Questa prevalenza occupazione nei settori commercio turismo servizi, vede inoltre la componente femminile come preponderante, sempre in particolare nei settori alberghiero, ristorazione, servizi, non escludendo il commercio. Da segnalare anche la rilevante percentuale di imprenditoria femminile nel settore, che già vede Padova prevalere nel confronto con le atre province del Veneto e, all'interno di questo dato complessivo provinciale, una concentrazione delle imprese femminili nelle attività commerciali, alberghiere e della ristorazione con 6.004 unità pari al 30,6% del totale delle imprese femminili operative in provincia. I dati danno evidenza del rilievo degli sbocchi occupazionali per la componente femminile nei settori commercio, turismo, servizi, sia come lavoro dipendente sia in forma autonoma/imprenditoriale. L'altro punto da prendere in considerazione è che, secondo l'Osservatorio dell'imprenditoria femminile del 2007, il numero delle imprese che in Italia è cresciuto di 16.000 unità e di queste esattamente la metà sono imprese femminili: è la prima volta che si registra una sostanziale parità tra i generi. Il contesto di settore è quindi favorevole a creare occasioni di accesso all'occupazione delle donne al rientro nel mercato del lavoro, nonché ad azioni di sostegno all'ingresso e alla permanenza della componente femminile nel mercato del lavoro. Mercato del lavoro dove, oltre ai servizi classici del settore si aggiungono i servizi alle persone e quindi l'assistenza agli anziani o l'accompagnamento dei bambini che debbono essere concepiti all'interno di un'ottica di conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro, valorizzazione e potenziamento dell'occupazione femminile, copertura di una fascia di fabbisogno occupazionale ancora in parte scoperta. In un ottica più imprenditoriale, ci si prefigge di poter attivare e accompagnare 10 imprese a titolarità femminile e fornire loro tutti gli strumenti di cui necessitano per affrontare il mercato.

Obiettivi
il progetto mira a rispondere ad esigenze di ingresso e/o reinserimento delle donne in contesti lavorativi che comunque considerino l'innovazione e la competitività come fattori scatenanti nell'individuazione delle competenze da sviluppare, in sinergia con i rilevamenti e le ricerche di mercato concernenti i contesti lavorativi. La pianificazione progettuale, in virtù delle caratteristiche del modello adottato, dei contenuti e delle metodologie didattiche che ne permettono la trasmissione, definisce una linea di azione coerente con obiettivi che determinino una concreta ricaduta per la tematica comunitaria delle pari opportunità, incrementando e potenziando le conoscenze e le competenze della componente femminile. Vengono così favoriti in generale l'accesso e la posizione delle donne non solo nel contesto lavorativo al quale appartengono, ma anche nel mercato del lavoro: l'insieme degli interventi previsti mira infatti ad essere facilmente estendibile e trasferibile a differenti contesti, ponendo l'attenzione, soprattutto nella stesura dei contenuti trasversali, alla delineazione di una serie di strumenti che permettano un proficuo rientro nel mercato del lavoro a tutte coloro che, per vari motivi (in primis la gravidanza), hanno dovuto interrompere l'attività lavorativa e necessitino di un aiuto nel ricollocamento professionale.

Attività
L'articolazione progettuale proposta prevede la sperimentazione di percorsi integrati e personalizzati di adattabilità per le donne, attraverso la redazione di profili che individuino proficuamente conoscenze, competenze ed eventuali gap; in tal senso la finalità è quella di valorizzare le specificità di cui sono portatrici le donne, con particolare riferimento al settore dei servizi e dei servizi alla persona. Formazione di 2 profili professionali spendibili nell'area della ristorazione e nel settore del commercio. A tale proposito vengono proposti 2 percorsi formativi professionalizzanti, il primo relativo alla figura del barman, il secondo relativo alla figura professionale dell'addetto alla vendita. Entrambi i percorsi sono replicati per 4 edizioni. Altri due percorsi formativi sono a complemento dei sopraccitati in quanto tratteranno argomenti quali lo sviluppo delle competenze trasversali per un efficace inserimento al lavoro e nozioni indispensabili per l'avvio e la creazione d'impresa. Il progetto contempla inoltre interventi di accompagnamento che saranno suddivisi in 5 aree, in particolare: • Analisi dei fabbisogni: al fine di comprendere i bisogni, le aspettative i desideri delle utenti e impostare il successivo piano formativo; • Piano formativo: racchiude le prospettive di sviluppo e gli obiettivi del progetto professionale, individuandone i punti di forza e di debolezza; • Bilancio delle competenze: che consentirà di riconoscere e ricostruire le competenze acquisite e da acquisire; • Accompagnamento al lavoro: per agevolare, in modo personalizzato, la capacità delle partecipanti di inserirsi efficacemente nel mercato del lavoro; • Accompagnamento all'avvio d'impresa: per supportare attraverso la stesura di un piano d'impresa, eventuali scelte legate al lavoro autonomo e alla creazione di impresa.

Risultati raggiunti
Diretti: Il progetto What Women Want, prevedeva la realizzazione di 42 percorsi. La realizzazione degli stessi è stata svolta attraverso la gestione di interventi formativi e di interventi di orientamento e accompagnamento al lavoro. In itinere è stata richiesta ed approvata l'assegnazione di 10 nuovi percorsi per un totale di 52, tutti portati a conclusione positivamente rispetto alle varie attività previste. Al termine delle attività formative, 50 allieve hanno partecipato ai percorsi per l’inserimento lavorativo, incontri di 8 ore complessive, mentre 6 allieve hanno partecipato ai percorsi di 8 ore finalizzati alla creazione di impresa. Al termine del percorso erano 7 le donne che avevano trovato occupazione e 1, invece, stava valutando di aprire una attività in proprio.

Elementi di successo
Il progetto ha previsto una azione di informazione, attiva durante la realizzazione di tutto il percorso, sia nel corso del progetto che a conclusione, relativamente alla disponibilità delle figure professionali formate per l'inserimento nel mondo del lavoro favorendo così l'occupabilità delle utenti coinvolgendo in particolare imprese e stakeholder la cui attività è focalizzata sull'inserimento lavorativo. Inoltre per garantire la possibilità alle donne-madri di partecipare ai percorsi formativi è stato attivato un supporto alla ricerca dei servizi destinati alla prima infanzia come il baby-sitting e il baby parking.

Elementi di criticità
In un periodo così difficile e critico per il mercato risulta difficile un effettivo inserimento lavorativo. Si cerca di dare, comunque, un supporto e una serie di strumenti utili alle partecipanti, per rimanere sempre attive nella ricerca costante di occupazione, fino all'effettivo auspicato inserimento.




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