PRATICHE DI GENERE

N°251

Donne a caccia di nuove opportunità di lavoro


Soggetto attuatore
TREVISO TECNOLOGIA AZIENDA SPECIALE PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA C.C.I.A.A. DI TREVISO

Ambito
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo

Destinatari
Solo donne
Disoccupati/e
Occupati/e (compresi CIG e mobilità)

Partnership
• Provincia di Treviso • Umana • Uomo e Impresa • FORCOOP CORA VENEZIA SC • U.S.T. CISL DI TREVISO • C.G.I.L. CAMERA DEL LAVORO TERRITORIALE TREVISO • UIL DI TREVISO • RANDSTAD ITALIA S.P.A.

Territorio

Fonte di finanziamento - Costo
230.035,34
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Dicembre/2008

Data fine
Luglio/2010

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Roberto
Cognome: Santolamazza
E-mail: r.santolamazza@tvtecnologia.it
Telefono: 0422608858

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
L'andamento del tasso di attività femminile è caratterizzato da uno slittamento in avanti dell'età di entrata nel mercato del lavoro per la profonda evoluzione delle modalità e delle forme d'inserimento femminile (scolarizzazione, condizione familiare e stabilità del lavoro). Questo si aggiunge agli importanti sviluppi connessi alla ristrutturazione dell'economia regionale, ad esempio i duri processi selettivi in settori del manifatturiero a più elevata femminilizzazione della forza lavoro: il tessile-abbigliamento e le calzature in particolare per la provincia di Treviso. D'altra parte, nei settori industriali più dinamici, come il metalmeccanico, il bilancio occupazionale femminile dal 2001 al 2005 risulta positivo. Infine, i settori di collocabilità rimangono quelli classici: attività di servizio (+17% dal 2001 al 2005), sia nei servizi alle persone quanto nei servizi alle imprese.

Obiettivi
Il progetto intende offrire un servizio qualificato di supporto al reinserimento lavorativo di donne facilitando l'individuazione di nuove opportunità occupazionali e di aree di inserimento professionale, che, da un lato possano valorizzare le loro potenzialità, le competenze trasversali e le competenze "non formali"; dall'altro possano facilitare la conciliazione tra impegni di famiglia e aspirazioni professionali. Nelle precedenti esperienze di progetti di reinserimento si è spesso notato come le donne siano poco abili nel valutare ipotesi alternative e diversificate nei piani di reinserimento professionale e siano portate a valutare ipotesi solo negli ambiti tradizionali di occupazione al femminile: lavori d'ufficio, commercio e grande distribuzione, attività nell'area della cura e dell'assistenza. L'intervento si propone di potenziare la ricerca e la messa in opera di ipotesi alternative di inserimento in settori diversi da questi o di sviluppare competenze professionali che possano accrescere l'occupabilità al di là degli stereotipi più diffusi rispetto alla scelta professionale. Tutto il progetto vuole sostenere anche la promozione a livello territoriale al fine di favorire la diffusione di buone prassi di occupazione al femminile, evidenziando anche alle imprese trevigiane la sostenibilità e la convenienza di formule alternative dell'inserimento lavorativo delle donne.

Attività
Le tipologie di intervento che verranno realizzate all'interno del progetto sono le seguenti, in misura variabile a seconda delle necessità di ciascuna: - colloquio iniziale: la candidata verrà informata dell'opportunità di essere sostenuta nella ricerca di un'occupazione il più rispondente possibile alle proprie competenze ed esigenze personali. Si arriverà a definire il Piano di Azione Individuale; - colloqui orientativi di gruppo: le attività di orientamento di gruppo rappresentano un importante momento nel percorso di riattivazione della ricerca del lavoro. Oltre alla socializzazione, facilitano l'attivazione di dinamiche proattive e funzionali alla ricerca del lavoro. Gli incontri verranno gestiti con metodologie fortemente partecipative. I possibili temi sono le regole e i meccanismi del mercato del lavoro, gli strumenti di presentazione in azienda e il colloquio di lavoro; - colloqui orientativi individuali: l'operatore aiuterà l'utente a definire un ruolo professionale realistico a cui aspirare, con specifico riferimento al contesto territoriale; - analisi competenze individuali: tale attività, aiuterà ciascuna utente a riconoscere e valorizzare le competenze maturate, nelle proprie esperienze pregresse sia lavorative sia extralavorative. Consentirà, inoltre, la messa a punto in modo più preciso di un percorso di reinserimento lavorativo che potrà contenere anche eventuali azioni di riqualificazione professionale; - corsi di formazione professionale: l'obiettivo di queste attività di formazione è quello di fornire specifiche competenze professionali e trasversali che possano accrescere la spendibilità di ciascun profilo anche in contesti differenti da quelli sino ad ora sperimentati; - tirocini formativi e di orientamento: brevi esperienze diinserimento lavorativo che possano consentire di verificare le proprie capacità di inserimento lavorativo in contesti diversi da quelli tradizionali e non legati a stereotipi professionali; - tutorato all'inserimento formativo: servizio di assistenza e supporto durante inserimento nei corsi di formazione, al fine di garantire il massimo profitto nella partecipazione al corso; - tutorato all'inserimento lavorativo: supporto ed accompagnamento nelle prime fasi di inserimento lavorativo; - laboratorio di impresa: sostegno allo sviluppo di idee imprenditoriali, attraverso la definizione del piano di impresa e il sostegno nelle fasi di start-up, anche attraverso la rete dei servizi del sistema camerale e della provincia di Treviso.

Risultati raggiunti
Diretti: Le donne segnalate dai CPI del territorio sono state complessivamente 151. Le candidate sono state convocate presso i CPI e colloquiate. Di queste 82 hanno sottoscritto un patto di servizio (PAI). Hanno partecipato alle attività di formazione 53 donne, relative all’area dell’informatica di base o avanzata, area in cui le competenze sono ancora molto critiche per il target di riferimento del progetto. 8 delle partecipanti hanno realizzato uno stage di breve durata (dalle 24 alle 60 ore). Al termine del progetto 27 partecipanti erano assunte con contratti a tempo determinato inferiori agli 8 mesi e 13 con contratti a tempo determinato superiori agli 8 mesi.

Elementi di successo
Tra gli elementi di maggior successo dell’iniziativa si evidenziano non solo i 40 inserimenti lavorativi, ma anche il superamento da parte delle partecipanti a lavorare in contesti differenti da quelli in cui erano state realizzate precedenti esperienze.

Elementi di criticità
Non sono state evidenziate criticità durante la realizzazione delle attività del progetto.




Stampa

Torna all'elenco