PRATICHE DI GENERE

N°52

UN LAVORO PER OGNI DONNA: AZIONI PERSONALIZZATE DI FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO


Soggetto attuatore
C.I.O.F.S. - F.P. EMILIA ROMAGNA

Ambito
Pari Opportunità e inclusione sociale
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo

Destinatari
Solo donne
Disoccupati/e
Immigrati/e

Partnership
L'Asp di Imola (servizi sociali) L'Associazione Trama di Terre L'associazione Caritas Diocesana di Imola Lo Sportello Immigrati dell?ASP di Imola gestito dalla Consorzio Il Solco Il CID/CGIL Centro Informazione disoccupati L'operazione proposta e gestita da C.I.O.F.S. - F.P. EMILIA ROMAGNA è stata realizzata grazie ad una partnership che per Imola è stata costituita dai principali servizi di accoglienza presenti sul territorio quali Asp di Imola (servizi sociali), Associazione Trama di Terre, Associazione Caritas Diocesana di Imola, Lo Sportello Immigrati dell'ASP di Imola gestito dalla Consorzio Il Solco, il CID/CGIL Centro Informazione disoccupati. L?operazione è stata condivisa nei Piani di Zona, sia a Bologna sia a Imola. I partner hanno svolto un ruolo attivo occupandosi di promuovere l?iniziativa ed effettuare gli invii segnalando le donne con situazioni di particolare disagio e marginalità. In alcuni casi ci sono state delle prese in carico congiunte e degli invii congiunti da parte di più servizi territoriali. Un rapporto più stretto si è instaurato con l'ASP di Imola con cui vi è stato uno scambio continuo e un continuo feedback. L?efficacia delle singole relazioni enti invianti-soggetto responsabile è dipeso molto dai singoli operatori e referenti. Nel complesso il grado di soddisfazione circa il funzionamento della partnership è elevato; di fatto da tempo erano state avviate collaborazioni con gli stessi partner ed è possibile sostenere che l'operazione ha contribuito a consolidare tale rete di attori locali preesistente alla presente operazione, sia a Imola sia a Bologna, e la rete già attivata nell?edizione precedente del progetto (relativa al territorio di Imola e avente come destinatarie solo le donne immigrate). Un ruolo di primo piano è stato svolto da Trama di Terre. L'associazione, oltre a essere coinvolta nelle fasi di promozione dell'iniziativa, ha partecipato alla fase di progettazione, ha contribuito all'individuazione e all'adattamento dei contenuti formativi rispetto alle caratteristiche dei gruppi d'aula. Ad Imola, l'associazione ha avuto un ruolo attivo nell'implementazione dell?operazione con docenze (docenti di italiano) e con la figura della mediatrice culturale. Ha poi svolto attività di accompagnamento in aula. A Bologna il partenariato si è occupato pressoché esclusivamente dell'invio delle partecipanti.

Territorio
Comunale: Comune di Imola e Bologna

Fonte di finanziamento - Costo
71.920,00 Euro
Fondi Strutturali: POR EMILIA ROMAGNA FSE - ASSE III

Data inizio
Dicembre/2010

Data fine
Aprile/2014

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Oriana
Cognome: Bernardi
E-mail: o.bernardi@ciofsimola.it
Telefono: 0542/40696

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Enti territoriali e recenti studi evidenziano come nel territorio della Provincia di Bologna e Imola esistano fasce di popolazione femminile fortemente svantaggiate rispetto all?ingresso nel mondo del lavoro per le quali si rende necessaria un azione di rafforzamento culturale, professionale e personale. Per quanto riguarda, nello specifico, la situazione delle donne migranti risulta evidente come il tema delle pari opportunità e della conciliazione debba prendere in considerazione non solo la dimensione familiare e lavorativa ma anche l?identità della donna e il suo vissuto nel percorso dal paese di origine alla nuova realtà sociale di accoglienza. Se per la componente femminile si segnala il rischio di una segregazione di genere, per le donne immigrate il rischio è duplice: segregazione e discriminazioni in quanto donne ed in quanto straniere. C.I.O.F.S. - F.P. EMILIA ROMAGNA svolge dalla fine del 1999 attività di formazione, orientamento e accompagnamento al lavoro a favore di donne italiane e immigrate promuovendo la formazione come veicolo fondamentale per l?integrazione lavorativa e sociale. La presente operazione si colloca in continuità con l'esperienza precedente -VERSO IL LAVORO Percorsi di supporto all'inserimento lavorativo per donne immigrate? (Rif. PA 2008-454/BO) ma, a differenza delle precedente, è stata rivolta sia a donne italiane sia a donne straniere. Destinatarie dell?operazione sono infatti donne, italiane e straniere, in condizioni di disagio e marginalità, segnalate grazie al lavoro di accoglienza e ascolto svolto dall?Associazione Trama di Terre e da altre agenzie presenti nel territorio che offrono servizi di accoglienza per le donne e per stranieri (Caritas, Sportello immigrati ASP, Assoc. La Cicoria). Nello specifico l?ente proponente ha inteso rispondere ad un fabbisogno formativo e un?esigenza di integrazione socio-lavorativa per donne con scarse competenze professionali, titoli di studio inadeguati e per donne che cercano di rientrare nel mondo del lavoro dopo periodi di assenza prolungata ed incontrano difficoltà. In tale contesto si inserisce la progettazione e offerta di un percorso di formazione e accompagnamento al lavoro di C.I.O.F.S.

Obiettivi
L'operazione ha inteso: - offrire alle partecipanti un'opportunità di accompagnamento al lavoro e di supporto all?inclusione sociale personalizzata attraverso un rafforzamento delle competenze minime per il lavoro, in particolare le competenze orientative, progettuali e trasversali ma anche attraverso un percorso che, coinvolgendo la sfera psicoemotiva, le potesse aiutare a costruire/ricostruire il loro progetto individuale per facilitarne la transizione al lavoro; - offrire alle donne strumenti e aiutarle a conciliare impegni personali e gestione della famiglia; - favorire un processo di empowerment e un rinforzo della propria autostima. Obiettivi di genere diretti specifici indicati da progetto sono: - dare una reale opportunità di inserimento lavorativo alle donne in quanto soggetti più esposti al rischio di disoccupazione; - sostenere le donne nel definire un proprio progetto di transizione lavorativa valutando vincoli e risorse rispetto alla raggiungibilità degli obiettivi; - favorire la rilettura delle competenze acquisite e quindi la consapevolezza rispetto alla possibilità di avviare un percorso di inserimento lavorativo; - orientare e supportare le donne nel recupero e nel rafforzamento della loro autostima; - supportare le donne nell?acquisizione di competenze di base indispensabili per ricerca del lavoro attraverso azioni orientative e formative personalizzate e di gruppo; - favorire l?occupazione attraverso attività mirate e personalizzate di stage; - favorire la partecipazione attraverso la definizione di un calendario che consideri il bisogno di conciliare vita lavorativa e familiare; - favorire la partecipazione attiva e continuativa e l'integrazione tra le partecipanti attraverso la presenza di un tutor e di una mediatrice interculturale.

Attività
Progetto 1 - FORMAZIONE PERSONALIZZATA PER LA TRANSIZIONE AL LAVORO - Azione corsuale Il percorso formativo si è articolato in 6 moduli per un totale di 100 ore d'aula e 160 ore di stage aziendale sia a Imola sia a Bologna. I moduli sono: 1) Orientamento al contesto lavorativo e all?intercultura (14 ore); 2) Laboratorio informatica (50 ore) 3) Legislazione relativa e mondo del lavoro (8 ore) 4) Cittadinanza attiva e organizzazione aziendale (22 ore) 5) Educazione alla salute e sicurezza sul lavoro (6 ore) 6) Stage aziendale (160 ore) Progetto 2 - ACCOMPAGNAMENTO FORMATIVO AL LAVORO - azione non corsuale Il progetto mira a offrire un pacchetto di ore a disposizione delle partecipanti allo scopo di garantire loro la possibilità di usufruire di azioni di affiancamento e consulenza individuali o di piccolo gruppo. Le ore del Progetto 2 sono state equamente divise a metà, tra Imola e Bologna, e non ci sono state variazioni. 1- Fase di accoglienza (20 ore) Svolgimento di colloqui individuali finalizzati alla realizzazione di un bilancio delle competenze possedute dalle partecipanti al corso; tale attività è stata svolta da un orientatore con competenze specifiche rispetto alle attività rivolte a donne adulte straniere in affiancamento ad una mediatrice culturale che supporterà l?orientatore nella comprensione e decodifica dei percorsi formativi e professionali delle donne straniere. I risultati del bilancio di competenze hanno costituito le basi sulle quali costruire il percorso personalizzato di inserimento lavorativo. 2- Lingua italiana per il lavoro (30 ore) Per le donne straniere che evidenziano difficoltà rispetto alla lingua italiana si prevede l?attivazione di un laboratorio linguistico di alfabetizzazione (30 ore) che verrà svolto in parte prima dell?avvio del corso e in parte durante lo svolgimento dell?attività formativa per consentire approfondimenti legati ali contenuti tecnico professionali che verranno sviluppati sia durante le attività di laboratorio che durante lo stage. 3- Laboratori professionalizzanti di supporto all'inserimento lavorativo (50 ore) Durante lo svolgimento del percorso formativo (50 ore) possibilità, laddove sia necessario, di partecipare in maniera individuale o in piccolo gruppo a momenti di formazione teorico/pratica su contenuti professionalizzanti legati al settore professionale individuato. Le attività verranno svolte da esperti individuati sulla base delle competenze e dell?esperienza didattica maturata. 4- Mediazione interculturale a supporto dell?inserimento lavorativo (50 ore) Presenza di una mediatrice interculturale a supporto di tutte le fasi di svolgimento del progetto , in particolare durante la fase di accoglienza e durante i colloqui e durante il modulo di alfabetizzazione.

Risultati raggiunti
Diretti: L'operazione è stata attuata, seguendo la medesima struttura, a Bologna e Imola. Sulla base delle segnalazioni effettuate dagli enti invianti (servizi sociali partner) sono stati costituiti due gruppi. Il gruppo di Bologna è stato costituito da 8 donne mentre il gruppo di Imola da 12 donne. I colloqui di orientamento hanno consentito di individuare un potenziale ambito lavorativo di riferimento per ciascuna donna utile per l?individuazione dello stage. A Bologna 8 su 8, a Imola 10 su 12 partecipanti hanno portato a termine il percorso di formazione (70%). Per il gruppo di Imola, le attività di stage (retribuite) hanno avuto inizio 18 aprile 2011 e sono terminate a giugno. Le ore previste da progetto erano 160 ma vi è stata una riduzione legata al fatto che vi sono stati due ritiri. Le restanti 10 donne hanno portato a termine l?esperienza di stage. Per quanto riguarda il gruppo di Bologna, 8 donne, non si sono registrati ritiri e tutte le donne partecipanti hanno portato a termine l?esperienza di stage. Relativamente alle ricadute occupazionali, alcune donne sono tornate nel paese di origine; del gruppo di Imola una donna è stata assunta tempo determinato presso l?azienda in cui ha effettuato lo stage (settore ristorazione) ed un?altra donna ha trovato lavoro in un?altra azienda dello stesso settore (parrucchiere). Le altre donne pur non avendo proseguito l?esperienza lavorativa a seguito dello stage si sono attivate nella ricerca del lavoro. In fase di progettazione, la seconda parte dell?operazione non è stata, volutamente, definita nel dettaglio, ma costruita una volta che si sono costituiti i gruppi di aula. Si è inteso garantire una flessibilità tale da riuscire a dare risposte alle esigenze delle partecipanti. Per tutte le donne l?orientatore ha effettuato un bilancio di competenze (con il supporto della mediatrice culturale). N. bilanci di competenze effettuati: 8 a Bologna, 12 a Imola. Sono stati svolti i laboratori di lingua italiana per il lavoro (30 ore). A Bologna hanno partecipato 8 persone, a Imola solo le donne straniere. I corsi si sono tenuti nel pomeriggio per favorire la partecipazione delle donne. Nel complesso il laboratorio ha contribuito a migliorare il livello di conoscenza delle lingua italiana da parte delle donne straniere. Sono stati realizzati laboratori professionalizzanti di supporto all?inserimento lavorativo (50 ore - 25 ore per gruppo). Si è trattato di un laboratorio mirato all?inserimento lavorativo in ambito segretariale. Solo nel caso di una partecipante che aveva lavorato come parrucchiera le sono state dedicate delle ore individuali con un parrucchiere per verificare il suo livello professionale. Un pacchetto di ore è stato poi destinato ad incontri individuali con l?orientatrice per la costruzione dello stage.

Elementi di successo
L'offerta di attività di formazione, orientamento e accompagnamento al lavoro, ha consentito alle donne straniere e italiane segnalate dai servizi e partecipanti all'iniziativa di avere una maggiore conoscenza dei servizi per il lavoro del territorio, di essere orientate verso percorsi lavorativi maggiormente in linea con le proprie capacità e maggiormente spendibili sul territorio. Si segnalano quali aspetti positivi: l?articolazione dell?operazione su due territori; il ruolo dei servizi sociali e dell?associazionismo; la personalizzazione e flessibilizzazione degli interventi ricercata con più azioni (es. laboratori professionalizzanti di supporto all?inserimento lavorativo legati al settore professionale individuato, laboratori linguistici di alfabetizzazione, las celta dei contenuti delle attività formative). Da segnalare inoltre, rispetto alla proposta progettuale dell?anno precedente, l?intento di agire anche a favore dell?intercultura con la creazione di un?azione destinata sia a donne italiane sia a donne straniere.

Elementi di criticità
L'ente attuatore segnala le seguenti criticità: - Tempistica. Difficoltà nel gestire e implementare le attività progettuali in poco tempo; - Vincoli formali-burocratici. Non è sempre possibile, in fase di progettazione, preventivare nel dettaglio le attività e le modalità di implementazione più adeguate per garantire una maggiore efficacia dell?operazione. I vincoli posti dalla PA non sempre consentono di modificare le attività indicate (rigidità che si scontra con l?esigenza di flessibilità necessaria per realizzare percorsi personalizzati). Es. il livello di conoscenza della lingua italiana tra le partecipanti, sia in questa edizione sia nell'edizione precedente dell'operazione, era eterogeneo. Non è stato sempre possibile differenziare le attività per rispondere a bisogni differenti, in alcuni casi per mancanza di ore per le docenze.




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