PRATICHE DI GENERE

N°61

PERCORSO INIZIALE PER BADANTI RIVOLTO A DONNE OCCUPATE OPERANTI NELL'AMBITO DEL PROGETTO SINTESI


Soggetto attuatore
CESVIP

Ambito
Servizi per l’impiego/orientamento professionale/Sostegno incontro domanda e offerta di lavoro

Tipologia/e di azione
Azione alle persone
Formazione continua
Work experience (tirocini e altro)

Destinatari
Solo donne
Immigrati/e

Partnership
Il Cesvip, ente capofila si è occupato della direzione e supervisione del progetto. Si è avvalso della competenza di altre società facenti parte del Gruppo COFIES al quale anche il Cesvip appartiene, in particolare: - SARACOOP, per le attività di gestione amministrativa e contabile e per la rendicontazione; - WORKOPP, per l’attività di selezione delle candidate e formazione del gruppo aula.

Territorio
Provinciale: Provincia di Piacenza

Fonte di finanziamento - Costo
22.176,19 Euro
Fondi Strutturali: FSE

Data inizio
Marzo/2008

Data fine
Dicembre/2008

Referente progetto (nominativo, email, telefono)
Nome: Valentina
Cognome: Montanari
E-mail: piacenza@cesvip.emiliaromagna.it
Telefono: 0523 484109

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Contesto e problema
Il settore di cura è diventato un bacino di impiego importante: le cooperative piacentine operano soprattutto in questo settore. Le dimensioni del mercato dell’assistenza domiciliare e, in particolare del badantato, hanno raggiunto nel corso degli ultimi anni dimensioni ragguardevoli nella provincia di Piacenza, particolarmente esposta a causa dell’alta incidenza di popolazione anziana, più alta rispetto alla media regionale. Quello dell’assistenza domiciliare è però un mercato che negli ultimi anni si è largamente autoregolato e che ha trovato un equilibrio tra domanda e offerta con modalità e forme in gran parte al di fuori di canali regolari/legali, ma comunque riconosciuti ed utilizzati sistematicamente dagli attori coinvolti. Il progetto agisce in continuità rispetto a un precedente progetto realizzato dal CESVIP, il progetto SINTESI (Equal), la cui indagine sul fenomeno del badantato, aveva evidenziato come i bisogni delle famiglie si concentrino soprattutto su alcuni aspetti: la sicurezza degli interventi sulla persona; la capacità da parte dell’assistente familiare di relazionarsi in maniera positiva con il beneficiario finale e di leggere il contesto personale e familiare del destinatario; l’affidabilità degli operatori dal punto di vista dell’etica professionale, la competenza degli operatori e capacità di affrontare eventuali situazioni di emergenza ecc. Il progetto in oggetto, nella fattispecie, intende rispondere a questi bisogni attraverso la realizzazione di un corso formativo per la valorizzazione delle competenze professionali degli occupati nel settore socio assistenziale (operatrici di cooperative già individuate nel progetto Sintesi).

Obiettivi
Il progetto intende potenziare le competenze professionali e relazionali (mediante formazione continua) di persone impegnate professionalmente nella cura di persone non completamente autosufficienti. In particolare, si è proposto di realizzare un “Percorso iniziale per badanti indirizzato a donne occupate operanti in cooperative coinvolte nell’ambito del progetto Sin.Te.Si che necessitano di ulteriore formazione (operatori addetti all’assistenza di soggetti con handicap, degli anziani, delle utenze psichiatriche e con dipendenze patologiche) per l’inserimento lavorativo qualificato all’interno di famiglie o strutture sociali e sanitarie gestite dal pubblico e dal privato. Il percorso formativo ha mirato a fornire alle assistenti domiciliari, destinatarie dell’intervento, le conoscenze necessarie di base e tecnico professionali per lo svolgimento del lavoro di badante e per potenziare le capacità relazionali con la famiglia del soggetto disabile o disagiato.

Attività
Azione 1 – Promozione del progetto: la prima delle 5 fasi in cui si è strutturato il percorso formativo attiene alla promozione del percorso presso le cooperative per sollecitare l’adesione delle potenziali partecipanti. Azione 2 – selezione (colloqui): identificare le candidate il cui quadro motivazionale, caratteriale e soprattutto di competenze consentisse le maggiori possibilità di riuscita del percorso di apprendimento e di collocazione professionale. Azione 3 – Erogazione delle attività formative: percorso formativo, della durata complessiva di 120 ore, di cui 36 di Project Work”, è stato organizzato a livello contenutistico in Unità Formative (UF) riconducibili alle capacità e conoscenze necessarie allo svolgimento dell’attività di Badante: - UF 1: Orientarsi nel contesto sociale ed istituzionale, in relazione all’assistenza privata domiciliare e principi di etica professionale; - UF 2: Assistere l’utente nella mobilità; - UF 3: Assistere nell’igiene personale; - UF 4: Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi, - UF 5: Curare l’igiene degli ambienti; - UF 6: Comunicare/dinamiche relazionali. Azione 4 - Misure di accompagnamento e orientamento: azione trasversale di orientamento (accoglienza, orientamento iniziale e orientamento in uscita) e supporto alle partecipanti, volta ad accompagnare i diversi momenti che compongono l’iter lavorativo. Azione 5 – Governo di progetto: fase trasversale all’intero svolgimento del progetto.

Risultati raggiunti
Diretti: L'iniziativa è stata pubblicizzata con la distribuzione di manifesti e brochure presso le cooperative e imprese convenzionate con l’Agenzia Territoriale della Provincia di Piacenza. E' stato selezionato un gruppo costituito da donne già in possesso di conoscenze/capacità di base, che fosse “omogeneo” rispetto alle competenze in ingresso: 6 donne, prevalentemente da straniere, soprattutto provenienti dall’Europa dell’Est, con un’età media intorno ai 40 anni, occupate alle dipendenze di cooperative e aziende operanti nel settore socio assistenziale convenzionate con l’Agenzia Territoriale per i servizi di assistenza domiciliare (che svolgeva al tempo del progetto attività di intermediazione con le famiglie ora non più operativa). Il percorso formativo è stato un intervento di qualificazione iniziale per donne adulte occupate, finalizzato all’acquisizione di un attestato di frequenza. Ha costituito una risposta alle esigenze del mercato del lavoro del territorio che manifesta la carenza di figure professionali specializzate da inserire nel Settore Socio Sanitario. Si è ricorso sia modalità didattiche teoriche, che a simulazioni e role playing, lavori di gruppo e molte esercitazioni pratiche, soprattutto per la mobilitazione della persona. Il Project work è stato un momento fondamentale nel percorso formativo delle badanti per facilitare l'integrazione tra l'azione formativa in aula e l'applicazione pratica delle conoscenze acquisite. Si è sostanziato, infatti, in esercitazioni pratiche presso i cantieri domiciliari delle cooperative in affiancamento con assistenti esperti. Il percorso formativo ha rappresentato quindi per le partecipanti una concreta opportunità per acquisire competenze culturalmente rilevanti per la crescita personale e professionale e competenze specifiche, difficilmente acquisibili nell’ambito dei percorsi educativi scolastici e comunque spendibili trasversalmente sul mercato del lavoro.

Elementi di successo
Il progetto ha contribuito insieme ad altri percorsi formativi realizzati sol territorio ad innovare il contesto provinciale, in funzione di una maggiore occupabilità delle donne nel settore socio-sanitario. Ha avuto il merito di concorrere al consolidamento dei risultati di un progetto precedente già riconosciuto come “Buona Prassi”, con l’obiettivo di diffonderne ulteriormente la sperimentazione nella realtà locale piacentina e favorendo per questa via la crescita dell’occupazione femminile.

Elementi di criticità
E’ stato difficile far mantenere alle partecipanti continuità nella frequentazione del corso (per l’attuatore ciò è stato conseguenza anche del fatto che fossero straniere), cosi come è stato coinvolto un numero esiguo (6) di persone nelle attività formative (appena più della metà delle 11 previste).




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